Oggi è la giornata nazionale dei camici bianchi, istituita nel novembre scorso per onorare ufficialmente l’impegno encomiabile del personale sanitario durante la pandemia. Un giusto e meritato riconoscimento per medici, infermieri e tutto il personale sanitario che in questi ultimi anni di pandemia, a causa della diffusione del Covid-19 hanno combattuto in prima linea per salvare moltissime persone, senza alcuna esitazione. Non è una giornata qualunque ne una semplice commemorazione, ma con oggi ha inizio una nuova e rinnovata alleanza tra il medico con il suo ruolo professionale che implica sacrificio, dedizione e missionarietà e la persona malata che necessita di cure, attenzioni specifiche, presenza dei familiari e sostegno spirituale.
Una giornata fortemente voluta a livello nazionale e non solo a livello parlamentare, dove la norma, con un brevissimo iter parlamentare, è stata votata all’unanimità ma anche da tutti gli Ordini dei medici ed è legge. Lo afferma la Senatrice Paola Binetti (UDC) la quale continua: “il 20 febbraio dovrà diventare una Giornata della Memoria, soprattutto per le nuove generazioni che non possono dimenticare quello che è successo, quello che hanno vissuto e stanno ancora vivendo tanti operatori nella sanità, molti dei quali hanno perso la propria vita per cercare di salvare quella degli altri. Hanno lavorato con competenza, con grande dedizione e con un’etica ammirevole, spendendosi completamente per gli altri. Ad alcune manifestazioni oggi saranno presenti le più alte cariche dello Stato, ma è soprattutto nei reparti ospedalieri, nelle cliniche, negli ambulatori e negli studi medici dove si ricorderà nel modo più intimo e toccante cosa significa, ancora oggi essere medici al servizio della vita dei pazienti”.
“Il 20 febbraio è il giorno in cui è stato identificato a Codogno il primo caso di Covid-19 grazie all’anestesista Annalisa Malara“, continua la Senatrice Paola Binetti (UDC), “ed è stata ancora una donna la Senatrice Urania Papatheu, a presentare il primo disegno di legge sull’istituzione della Giornata dei Camici Bianchi. E sono orgogliosa di essere stata tra i primi parlamentari a presentare un emendamento per venire incontro alle necessità, anche materiali, dei familiari, dei medici e degli infermieri vittime della pandemia. Professionisti e professioniste dell’area sanitaria sono custoditi dei diritti: alla salute, all’uguaglianza, alla garanzia stessa dei diritti fondamentali. Le loro competenze, peculiari e sinergiche, i loro principi, liberamente e autonomamente condivisi, i loro valori, comuni ed identitaria, possono e devono essere per i cittadini lo strumento efficace ed essenziale per realizzare i diritti assegnati dalla Costituzione. A cominciare dal diritto alla vita, senza mai capovolgere il paradigma della cura con sollecitazioni improprie, come potrebbe accadere se si trovassero obbligati a praticare l’eutanasia nelle sue diverse forme” conclude la Senatrice Paola Binetti (UDC).
Antonella Betti