“Lividi” è il nuovo singolo della rocker italiana Kate Klein, un pezzo a cavallo tra il new punk e l’indiepop caratterizzato da un songwriting sarcastico che dipinge perfettamente la realtà distopica in cui ci troviamo. A fine 2021 inizia il percorso creativo per entrare nel mercato Italiano, dove, affidatasi in produzione e management al team di Indiebox Music di Maurizio Vinci e sforna ad un ritmo impressionante una serie di singoli.
Con il video del primo singolo, “Bullshit”, pubblicato il 29 Aprile, Kate è stata nominata artista della settimana per MTV New Generation. Kate Klein è la grande novità della scena punk in Italia, dove talento e originalità si fondono e creano un mix perfetto per arrivare al successo.
Cosa racconta Lividi?
Lividi parla di tutte quelle cose nella vita che lasciano il segno. Amori tossici, l’andazzo del mondo. Quest’ultimo, in particolare, mi turba l’esistenza: guerre, politica ladra e i diritti umani. E quindi in tono molto sarcastico e spensierato, ho voluto descrivere questo stato d’animo.
Come si è evoluto il tuo modo di fare musica?
Ho iniziato a comporre in camera con un mic mezzo rotto e un pc. Da lì sono passata a registrare agli Abbey Road Studios nel 2019 e poi ho iniziato a lavorare con vari produttori Grammy a Los Angeles. Tutto ciò ha avuto un’influenza enorme. Mi ha fatto rendere conto di quando blood ci sta dietro un progetto. Per quanto riguarda la musica, ora scrivo pezzi rivolti al disagio esistenziale e provocatori diciamo. C’è più sarcasmo.
Cosa ne pensi del punk in Italia?
C’è tanta roba nuova che si sta muovendo, alcune molto fighe! La Sad e’ il precursore di tutta l’anima nuova scuola, mi piace quello che fanno. Poi c’è tutto il punk old school che amo alla follia! Vorrei vedere piu’ ragazze buttarsi nel genere.
Dove ti piacerebbe portare la tua musica?
Mi piacerebbe continuare sia sul fronte italiano che internazionale, specialmente in America da dove tutto è iniziato. In futuro vorrei anche scrivere e produrre altri artisti.
Cosa ci anticipi del tuo primo album?
Non svelo molto al momento perché le cose cambiano come il vento! Ma al momento sto sperimentando molto, sto scrivendo un album che e’ anche un film e spazio tra pop punk hyperpop, nessun limite di genere.