Si è tenuto a Roma, lo scorso 24 Febbraio 2024 alle ore 15, il Capitolo Italiano dell’Ordine di San Stanislao presso l’Antico Palazzo Rospigliosi, sito in Via LIberiana 21 – Roma. Alla presenza di numerose teste coronate, i relatori:
- Principe Paolo Di Giovine, Gran Priore del Priorato d’Italia dell’Ordine di San Stanislao;
- Conte Alexander Graff de Pancsova, Gran Cancelliere dell’Ordine di San Stanislao;
- Conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant’Anna Morosina curatore dell’Archivio Corder Modulo Morosini fondato nel 1878, redattore e curatore del Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili
hanno proceduto anche all’investitura, di un’emozionata Antonella Betti, già nota per il libro inchiesta autobiografico sulle ‘Vite Strappate In Italia dagli anni ’70 ad oggi’, di ‘sua altezza‘ la Principessa Antonella Betti Mancuso. Trasmesso da Oltremodotv https://oltremodotv.com/capitolo-del-priorato-dellordine-di-san-stanislao/.
La Dinastia dei Betti-Mancuso sono appartenenti ai Principi – Baroni. La nota storica: nascono Baroni Mancuso (il bisnonno era il Barone Gabriele Mancuso Notaio di Palermo). Il nonno era Gaetano Mancuso di Palermo che in seconde nozze sposa la Principessa Maria Giuseppina Borbone di Spagna delle Asturie. Nel gennaio 1982, la madre dell’attuale rappresentante del casato, Antonella Betti Mancuso, assistente sociale, giornalista pubblicista, autrice del libro autobiografico d’inchiesta ‘Vite Strappate In Italia dagli anni ’70 ad oggi‘ e madre di Emma Maria, ha ottenuto il riconoscimento del titolo baronale e principesco dal Principe Paolo Di Giovine di Roccaromana.
Lo stemma è rappresentato:
- Arma: D’oro, ad una banda di rosso caricata di un leone passante del campo nel senso della pezza; accompagnata nel canton sinistro del capo da una rosa di rosso.
- Scudo: Timbrato da una corona baronale, il tutto racchiuso da una mano di velluto rosso, foderato di ermellino, bordato, cordonato e fioccato d’oro, movente da una corona principesca.
I cognomi così antichi, senza dubbio alcuno, rendono decoro non solo alle famiglie ma anche alle città che li ha accolti, pare siano, infatti, molto riguradevoli i soggetti viventi di questa famiglia che, con tanto decoro, sostentano questo nobile cognome che ha avuto vari soggetti illustri. Grande soddisfazione e gioia nel veder riconosciuti finalmente i propri diritti di nascita e di appartenenza.
Antonella Betti