Il secondo appuntamento itinerante della terza edizione del “Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga” si è tenuto sabato 27 aprile e ha raggiunto i contrafforti più settentrionali della Montagna dei Fiori, coinvolgendo il delizioso borgo teramano di S. Vito di Valle Castellana, affacciato a circa 700 metri di altitudine sulla verdeggiante Valle del Torrente Rio.
L’importante Rassegna promossa da diciotto Comuni dell’area del cratere 2016, insieme a FederTrek e al “Coordinamento Territoriale delle Comunità della Laga”, con l’obiettivo di portare a conoscenza ai tanti appassionati di uscite fuori porta dello straordinario patrimonio culturale rappresentato dagli insediamenti abitativi d’epoca medievale sparsi nel comprensorio montuoso dei Monti della Laga e dei Monti Gemelli, si avvale come è noto del riconoscimento dei preziosi patrocini da parte del Ministero della Cultura, della Società Geografica Italiana, della CCIAA Gran Sasso d’Italia e dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso – Monti della Laga.
A partire dalle ore 15.30, ai visitatori è stata data la possibilità di assistere ad una particolare rievocazione storica relativa al periodo del dominio Longobardo nell’area picena, curata dall’ASD Fortebraccio Veregrense, con esposizione di armi ed utensili ricostruiti nella vicina area archeologica di Castel Trosino, ed alcune dimostrazioni incentrate sui metodi di tessitura, sui duelli ed altri rituali longobardi.
A seguire i Canti Popolari della tradizione orale “CantaBbè”, sono stati eseguiti dal vivo dalla bravissima Roberta Verde. Dopodiché, gli spettatori hanno potuto assistere alla presentazione coordinata e moderata da Domenico Cornacchia (autore locale che ha critto “Io resto qui” omaggio alla sua Santa Rufina), insieme all’autore Nicolino Farina, del libro “San Vito di Valle Castellana” ristampato per l’occasione e, nell’occasione, la descrizione d’arte di due Trittici di Carlo Crivelli, è stata magistralmente eseguita da parte dell’artista locale Patrizia Giacomini.
Un pomeriggio che ha incorniciato momenti emozionanti, dove sono stati riportati alla memoria la storia, gli usi, i costumi e, soprattutto, il secondo evento del festival ha evidenziato ancor di più quella che è la vera mission di questa manifestazione e di come la resilienza è un seme che cresce in terre apre e sfida ogni avversità. In questa terra ferita, la resilienza ha fornito la capacità di rialzarsi dopo ogni caduta, di trovare la forza nelle difficoltà e speranza nelle delusioni. La resilienza non è solo resistere, ma anche adattarsi, imparare e crescere nelle esperienze più dure. È il motore che ha spinto le popolazioni che sono rimaste in questi luoghi a lottare per rimanere o ritornare.
Segreteria organizzativa: 339/1501955
Info: www.borghiesentieridellalaga.org
Pagina Facebook Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga
Gruppo Facebook Borghi e Sentieri della Laga