In concomitanza con la 75aMostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, ieri 4 settembre 2018, il Bacino di San Marco ha fatto da cornice per il primo Ciak simbolico della One Ocean Film Unit, col campione del mondo di vela Paul Cayard al timone, Genovese, Cristiana Capotondi e Anna Ferzetti, a bordo di un antico veliero Adria, che per l’occasione è entrato nel Canal Grande, per poi approdare a un Blue Carpet ecologico (realizzato da Aquafil in Econyl, un filo sintetico ecologico rigenerato) al Gritti Palace. Nella mattinata, si è svolta la conferenza stampa presso lo spazio Campari al Lido, alla presenza di Alberto Barbera – direttore della Mostra del Cinema, Riccardo Bonadeo –Commodoro Yatch Club Costa Smeralda e Vicepresidente Fondazione One Ocean, Cristina Capotondi – attrice e Managing Director della One Ocean Film, Paolo Genovese –regista del primo corto della Film Unit, Paul Cayard – Ambassador OOF, già skipper del Moro di Venezia e 7 volte campione del mondo di vela, oltre a numerosi giornalisti e prestigiosi ospiti, tra i quali Paolo Lorenzoni – Direttore del The Gritti Palace Venice –Luxury collection. Tra i vari interventi , quello di Capotondi: « Siamo di fronte a una emergenza, il cinema può sensibilizzare le persone a capire che occorre avere un rapporto responsabile con il pianeta», .mentre il Direttore Alberto Barbera, ha dichiarato di essere terrorizzato dall’idea di una “:catastrofe ecologica che incombe” , di avere la massima ammirazione e di essere a favore di chiunque cerchi di fare qualcosa in tal senso.
One Ocean Film Unit , è progetto ambizioso per la salvaguardia degli oceani. che prevede una serie di cortometraggi a cura di registi italiani e internazionali, per la sensibilizzare le persone sulla tutela del mare, e .che avrà, tra i protagonisti: Paolo Genovese in qualità di primo regista del primo corto, Paul Cayard, il velista sette volte campione del mondo, e Riccardo Bonadeo vicepresidente di One Ocean Foundation, che ha dichiarato: «Per noi questo progetto è una sfida. Io e Paul Cayard, che abbiamo vissuto la nostra vita sul mare, ne abbiamo visto il progressivo degrado e sappiamo quanto oggi sia in pericolo. Pochi sanno che il 50% dell’ossigeno che respiriamo viene dall’oceano: se non interveniamo tra qualche anno ci troveremo davvero in difficoltà. Quello che Yatch Club cerca di fare è di educare». One Ocean Film Unit è sorto per iniziativa di One Ocean Foundation ( OOF), la Fondazione Italiana presentata per la prima volta il 01 marzo 2018, presieduta dalla Principessa Zahra Aga Khan, e sorta per volontà dello Yacht Club Costa Smeralda per la tutela e salvaguardia dei mari e degli oceani.. La OOF oltre a sensibilizzare il grande pubblico sul pericolo che stanno correndo gli oceani, è promotrice della Blue Economy, con la cultura dei mari oltre al coinvolgimento del mondo dello sport, delle imprese, delle associazioni scientifiche, ed anche il mondo del cinema. “OOF poggia le basi della sua forte spinta divulgativa sul contributo di enti scientifici e accademici coi quali ha sviluppato un Codice Etico , la – Charta Smeralda, che definisce in 10 punti principi e azioni che ognuno puó mettere in pratica a tutela dei mari, patrimonio di tutti”. Nel 2050 nel mare ci sarà più plastica che pesci.
La Charta Smeralda chiama a raccolta tutti gli individui, organizzazioni, fondazioni ect…per la messa in atto di semplici modi comportamentali per la prevenzione dell’oceano dall’inquinamento costiero e marittimo, e l’adozione di energie rinnovabili, la minimizzazione dell’uso delle risorse naturali, la riduzione –sino alla sua eliminazione, della plastica usa e getta e la promozione del riciclo e del riutilizzo. E’ del 18 luglio scorso la dichiarazione di un importante gruppo come il Marriott, di voler adottare un piano per rimuovere, entro il mese di luglio 2019, la plastica da tutte le sue oltre 6.500 proprietà in 30 marchi in tutto il mondo; tant’è che Arne Sorenson – Presidente e Chief Executive Officer di Marriott International, ha recentemente dichiarato a Bethesda in Maryland : « Siamo orgogliosi di essere tra le prime grandi aziende statunitensi ad annunciare che stiamo eliminando le cannucce di plastica nelle nostre proprietà in tutto il mondo. [..]..rimuovere le cannucce di plastica è uno dei modi più semplici in cui i nostri ospiti possono contribuire alla riduzione della plastica quando si soggiorna da noi – qualcosa di cui sono sempre più preoccupati e che stanno già facendo nelle loro case. Ci impegniamo a operare in modo responsabile e – con oltre un milione di ospiti che soggiornano con noi ogni sera – riteniamo che questo sia un importante passo avanti per ridurre la nostra dipendenza dalla plastica». A Venezia, the Gritti Palace Luxury collection , sarà la prima “struttura pilota “ del gruppo Marriott ad adottare questo piano.
PHOTO GALLERY DI DANIELA PATIES MONTAGNER