La 13esima edizione del Festival del cinema spagnolo e latinoamericano torna anche quest’anno: tra fine luglio e ottobre 2020 si svolgerà in 3 città chiave del centro sud d’Italia, Messina, Napoli e Roma, in un’edizione speciale, nel rispetto delle norme di sicurezza. La manifestazione, curata e organizzata da Iris Martin-Peralta e Federico Sartori (Exit Media) riparte dalla Sicilia, dal Parco Horcynus Orca sullo Stretto di Messina. Per il secondo anno consecutivo dal 30 luglio al 2 agosto in collaborazione con l’Horcynus Festival, il miglior cinema spagnolo torna a illuminare la suggestiva arena della Fondazione Horcynus Orca.
Dal 26 al 30 agosto si volge a Napoli la seconda tappa: dopo il successo della passata stagione si rinnova la collaborazione con la Fondazione FOQUS Quartieri Spagnoli, e proprio la corte della Fondazione sarà lo scenario del programma che assieme a titoli inediti del cinema spagnolo sarà arricchito anche di freschi titoli latinoamericani in anteprima. L’appuntamento romano del Festival sarà l’evento di chiusura ed è previsto al Cinema Farnese di Campo de’ Fiori ad inizio ottobre con la proclamazione del vincitore del Premio del Pubblico, dedicato alla memoria di Lucia Bosé, la grande attrice italo-spagnola, scomparsa lo scorso 23 marzo. Il Premio “Lucia Bosé” sarà assegnato da una giuria popolare: gli spettatori esprimeranno il proprio voto sui film selezionati dal festival durante tutte le tappe (Messina, Napoli e Roma).
Il programma del Festival sarà come di consueto una selezione di qualità dell’ultimo cinema spagnolo e latinoamericano, in versione originale sottotitolata in italiano, con titoli inediti e anteprime nazionali assolute. Tra i film di questa nuova edizione: l’acclamatissimo “O que arde (Verrà il fuoco)” di Oliver Laxe, premio della giuria alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes; “La hija de un ladrón”, applauditissimo esordio di Belén Funes, Premio Goya 2020 come Miglior opera prima e Miglior attrice per Greta Fernández a San Sebastian, Menzione Speciale della Giuria all’ultimo festival di Taormina; il thriller “70 Binladens – Le iene di Bilbao” di Koldo Serra, regista della celebre serie Netflix “La casa di carta”; l’ammaliante “Oscuro y Lucientes” di Samuel Alarcón che narra i curiosi avvenimenti che scaturirono dalla morte in esilio del grande genio della pittura mondiale, Francisco Goya. Tra i titoli latinoamericani inediti confermati, due anteprime: il pluripremiato film peruviano “Canción sin nombre” di Melina León; e l’atteso biopic sul genio del tango argentino Astor Piazzola, “Piazzolla, la rivoluzione del tango” di Daniel Rosenfeld.
Tra i film classici, l’omaggio al grande genio di Buñuel per il 50° anniversario di “Tristana”, coproduzione italo-franco-spagnola con Catherine Deneuve, Fernando Rey e Franco Nero, compendio dei temi classici cari al maestro: l’inestricabile groviglio fra il male e il bene nella debolezza della natura umana, l’inutilità di una scelta tra i due opposti poli, la feroce satira del perbenismo borghese.
Il Festival, che ha l’obiettivo di creare e mantenere uno spazio positivo di dialogo tra l’Italia, la Spagna e l’America Latina, promuovendo attraverso il cinema di qualità i legami culturali, artistici e istituzionali tra questi territori, è sostenuto dall’Ambasciata di Spagna in Italia, A/CE (l’agenzia di promozione estera del Ministero della Cultura spagnolo); la Regione Lazio; la Fondazione Foqus di Napoli; il Comune di Napoli; la Regione Campania Film Commission; l’Instituto Cervantes; la Fondazione con il Sud; la Fondazione Horcynus Orca di Messina; la Reale Accademia di Spagna a Roma e Turespaña, l’ente del turismo spagnolo.
di Marcello Strano