Cultura e spettacolo, settori fortemente penalizzati dall’emergenza sanitaria che persiste da oltre un anno, mostrano segnali di vita anche a livello locale, anche con produzioni intellettualmente impegnate. Lo scorso lunedì 8 marzo ad Allumiere (Rm), in occasione della giornata internazionale della donna,è stato presentato il cortometraggio MPV – Mai più Violate, opera del regista civitavecchiese Pietro Giorgetti.
Va subito detto che non si tratta del solito film-denuncia; non affronta solo la tematica della violenza e degli abusi, ma anche il dover rialzarsi con le proprie forze in una società sempre più ostile nei confronti della sensibilità umana. La pellicola affronta anche il tema del lavoro criticando il sistema che non ci permette di vivere appieno costringendoci ad abbassare gli occhi per paura di perdere un posto di lavoro agiato. Giorgetti racconta l’unione e la forza delle donne che combattono contro gli abusi e che solo con un aiuto riescono a confessare ciò che gli è accaduto o che gli accade, ricordando allo spettatore che non tutti gli uomini sono uguali…..
Pietro, come nasce l’idea di questo film?
Dalle continue notizie riguardanti le ripetute violenze domestiche a scapito di donne e ragazze e proprio in relazione a queste anche le notizie di alcune sentenze che non hanno garantito pienamente giustizia a donne vittime di molestie.
Con MPV – Mai più violate cosa hai voluto raccontare?
Ho voluto raccontare i molteplici aspetti della violenza,che non è solamente fisica e che è presente oltre che fra le mura domestiche anche sul posto di lavoro e nei luoghi della vita di tutti i giorni. Ho poi voluto raccontare altri aspetti, la solitudine, la vergogna di avere subito una violenza ma anche la solidarietà tra donne e il supporto che molte associazioni offrono a queste persone aiutandole ad uscire da queste situazioni. Non ultimo però e importante il messaggio che nella comunità maschile c’è una realtà di correttezza e rispetto nei confronti della donne che deve essere il vero messaggio positivo del film.
Quali obbiettivi intendi raggiungere?
L’obiettivo è quello che se dopo aver visto il film anche solo una donna o ragazza troverà il coraggio di uscire allo scoperto e denunciare la violenza subita allora a quel punto potremo dire di aver creato un veicolo per poter essere di aiuto a tutte le nostre splendide donne.