Siamo nella provincia di Modena dove il nostro primo ministro Mario Draghi ha voluto elogiare l’eccellenza italiana rappresentata dal tecnopolo di Bologna e dal distretto della ceramica del modenese.
Il risveglio delle arti si è manifestato non solo a Sassuolo e Bologna ma anche a Vignola e a Savignano sul Panaro.
Sede del Comune di Vignola
Savignano sul Panaro
L’ideatore e la ferma volontà di realizzare il Ribalta Experimental Film Festival è il giovanissimo Giovanni Sabattini che è riuscito a convogliare per questo festival 2720 cortometraggi provenienti da tutto il mondo.
Giovanni Sabattini
La scrematura ha fatto sì che venissero analizzati e giudicati 44 cortometraggi e di questi solo 7 sono rientrati nel definitivo “palmares” per l’assegnazione dei premi. I giorni 29 e 30 maggio hanno visto l’ulteriore impegno dei “magnifici 7” Giurati con presidente Giulio Sangiorgi, direttore della rivista di FilmTv; Marco Finazzi photo editor di Vanity Fair; Luigi Locatelli critico cinematografico e blogger; Manlio Iofrida professore all’Università di Bologna; Giuseppe Lorin giornalista, regista, attore e scrittore; Gianluigi Lanza direttore artistico del Nanantola Film Festival; Carlo Guttadauro, fotografo regista, nonché ideatore dell’originale logo del festival.
“I magnifici 7” come i 7 del film western del 1960 di John Sturges con Yul Brynner, Eli Wallach, Steve McQueen, Charles Bronson, James Coburn, Robert Vaughn, Brad Dexter, oppure come “I sette samurai” di Akira Kurosawa.
E così, il presidente di giuria Giulio Sangiorgio, in collaborazione con gli altri giurati, ha decretato la vittoria di questi corti cinematografici:
Miglior Film:
“Mary, Mary so Contrary” di Nelson Yeo (Singapore)
Mary, Mary so Contrary
Miglior Regia: “Stay awake, be ready” di Pham Thien An (Vietnam)
Stay awake, be ready
Miglior Idea/Soggetto: “China not China” di Richard Tuohy (Australia)
China not China
Miglior Interpretazione Maschile a: Reza Robatjazi per il film “Nafiri” di Mohammad Sadegh Ghahremani (Iran)
Reza Robatjazi
Miglior Interpretazione Femminile a: Ruth Ramos per il film “Angst & Flesh” di Ricardo Bross (Messico)
Ruth Ramos
Menzioni d’Onore a:
“Anafora” di Igor Imhoff (Italia)
Anafora
“Io ho fissato il fuoco per sempre” di Salvatore Insana (Italia)
Io ho fissato il fuoco per sempre
E non ultimo il Premio Freak al corto cinematografico più bizzarro, più allucinato – se ce ne fosse stato bisogno – a “Romantic Eggs” di Sun Xiangping (Cina).
Romantic Eggs
Gli eventi si sono svolti in due luoghi deputati: il Cinema Bristol, gestito da Flavio Baldoni e gli spazi del Circolo Ribalta, il cui presidente è Gianni Viterale.
L’operatore Giacomo Freda di Progetto Bridge ha ripreso meticolosamente il prestigioso evento.
Conosciamo Giovanni Sabattini: Direttore Artistico del Ribalta Experimental Film Festival, dottore in Filosofia studia Scienze filosofiche all’università di Bologna. All’età di 14 anni inizia a curare la sezione cinematografica del Circolo Ribalta a Vignola, dove il 18 aprile 2015 a soli 17 anni ha portato Anders Weberg, regista svedese, a presentare il suo ambizioso progetto Ambiancé. Collabora esternamente con il Progetto Bridge di Carpi e, come volontario, per l’organizzazione del programma del Nonantola Film Festival. Ha debuttato, come regista, in collaborazione con il poeta Mirco Baragiani, con il cortometraggio di video-poesia “Tiresia” che ha vinto il primo premio, nella sezione video-poesia, alla quarta edizione del Premio Città di Latina.
Giovanni Sabatini, una tua riflessione sulle tematiche dominanti di questa edizione del Ribalta Experimental Film Festival.
Se dovessi indicare un tema su tutti, direi il rapporto tra visibile ed invisibile. Il cinema di ricerca ha sempre puntato – si pensi a Youngblood e al suo seminale Expanded Cinema – ad un’espansione sensibile delle nostre capacità di fare esperienza del mondo. Tentando di dare forma all’ineffabile e a ciò che sfugge alla visione. Sin dall’occhio reciso del Cane Andaluso di Bunuel, il cinema di ricerca ha tentato di rappresentare l’irrappresentabile. Se si pensa solo ad alcuni film del palmares, Mary, Mary so Contrary, Stay Awake, Be Ready, China not China, Io ho fissato il fuoco per sempre, Anafora appare chiaro come questa sia ancora oggi la sfida del cinema di ricerca contemporaneo.
Alla luce dell’attuale situazione culturale in Italia e all’estero, cosa auspichi per il futuro di questa tua iniziativa?
Spero che il REFF possa crescere. Abbiamo dimostrato che fare un Festival di cinema sperimentale in provincia non è impossibile. Pubblico – davvero numeroso considerando il fresco e assolato fine settimana in cui si è svolto il Festival – ed autori hanno apprezzato l’entusiasmo e la passione con la quale – con soli 1600 euro, badate bene – abbiamo dato vita al primo Festival di cinema sperimentale della provincia di Modena. Il cinema di ricerca ha bisogno di essere programmato, ne abbiamo tanto bisogno. Noi ci siamo, sperando che molti vogliano continuare ad aiutarci in questa impresa ardua ma necessaria.
Quali potrebbero essere per un cortometraggio gli elementi vincenti che dovrebbero coinvolgere sia la critica che il pubblico?
L’inquietudine. Spiazzare le nostre abitudini di spettatori bon ton e ben educati alle immagini.
Gli eventi non hanno interessato solo il mese di maggio; in quali altri mesi e con quali eventi si darà di nuovo ulteriore vitalità culturale a Vignola e a Savignano sul Panaro?
Si, grazie della domanda. L’8, il 9 e il 15 giugno – fuori concorso – sempre al Cinema Bristol – avremo i corti vincitori della prima edizione di Cinedanza – Festival modenese con cui collaboriamo – una rassegna – Infinite Images questo il titolo – del meglio della sperimentazione internazionale curata dall’Argentina da Laura Focarazzo, alcuni lunghi fra cui l’anteprima nazionale di Notes From Unknown Maladies di Liryc Dela Cruz, e molti altri ancora, fra cui Bamy di Jun Tanaka, Elsewhere, Everywhere di Isabelle Ingold e Vivianne Perelmuter. Altri corti fuori concorso: Collage 22 di Luis Carlos Rodriguez, Phytography di Karel Doing, The Stone Watcher e Ritratto In Piccoli Pezzi di Leonardo Migliaretti.
Il bando per la prossima edizione del Ribalta Experimental Film Festival dove si potrebbe leggere?
Ovviamente stiamo lavorando alla seconda edizione. Presto sulla nostra pagina Facebook e su FilmFreeway tutte le nuove.
Ci auguriamo che questo prodotto sia visibile/vendibile anche in altri circuiti per visioni sperimentali.
Giuseppe Lorin