Dopo la prestigiosa anteprima al Seeyousound International Music Film Festival, arriva sul grande schermo “La nuova scuola genovese”: lunedì 2 maggio è stato presentato in anteprima solo ed esclusivamente a Genova, mentre martedì 3 e mercoledì 4 maggio sarà proiettato anche in diversi cinema italiani. Il docufilm analizza il filo rosso che lega i grandi cantautori della “scuola genovese” come Gino Paoli, Luigi Tenco, Umberto Bindi, Bruno Lauzi e Fabrizio De André ai rapper nati in Liguria che oggi dominano le classifiche italiane come Tedua, Izi e Bresh. A unirli la capacità unica di esprimersi attraverso parole profonde e di denunciare le mutazioni della società, mettendo in luce un forte senso di appartenenza mischiato ad una voglia di rivalsa, a volte intesa come riscatto sociale, altre come crescita personale. E non è un caso che siano tutti figli della stessa città: Genova, un tempo madre della canzone d’autore, oggi culla del rap.
Federico Sirianni chiamato a testimoniare anche lui su questo dialogo in corso, dichiara: “Mi ha fatto piacere partecipare al docufilm “La nuova scuola genovese”, perché mi viene riconosciuta un’eredità importante, quella lasciata dalla prima straordinaria generazione di cantautori. E poi perché, insieme ad altri artisti concittadini come Gian Piero Alloisio o Max Manfredi, sto in una sorta di “terra di mezzo” tra i grandi vecchi e una nuova scuola genovese, se vogliamo chiamarla così, anche se mi piace più definirla “scena”, quella appunto dei rapper, spesso definiti “nuovi cantautori”. È un incontro molto interessante in cui ci sono più punti in comune di quanto si possa immaginare.”
Sirianni è uscito il 21 giugno 2021 col concept album “Maqroll” ispirato alle avventure dell’omonimo e celebre gabbiere, raccontate nei romanzi dello scrittore colombiano Alvaro Mutis. Questo progetto discografico vede la produzione artistica di Raffaele Rebaudengo, violista e compositore degli GnuQuartet e del produttore elettronico FiloQ, grazie a cui i mondi sonori e la grammatica musicale si allontanano dalla forma canzone sposando linguaggi sperimentali e cinematografici.
“Maqroll” non è solo un disco di canzoni. L’album, infatti, è contenuto in un libro che raccoglie un’antologia di scrittori, poeti, illustratori e fotografi (da Enrico Remmert a Remo Rapino, da Anna Lamberti-Bocconi a Bruno Morchio, da Vincenzo Costantino Cinaski a Guido Catalano, da Roberto Mercadini a Martha Canfield, traduttrice e amica di Alvaro Mutis) i quali, ognuno nella propria forma espressiva, hanno contribuito a questo racconto di viaggio, definito “La ballata dell’incollocabilità”.