Dopo l’uscita sulla piattaforma Cinemagia, esce in sala, da giovedì 16 giugno 2022, distribuito da Hurricane e Stemo Production, “L’altra luna”, lungometraggio diretto da Carlo Chiaramonte, interpretato da Luna Mijović, Tania Bambaci, Matteo Silvestri, Armin Omerović e Maja Jurić. Girato in esterni a Roma e Sarajevo, L’altra luna è prodotto da Stemo Production in associazione con Xenon Servizi e Seven Dreams, in collaborazione con Rai Cinema, sceneggiato dal regista con Carla Scicchitano, Elma Tataragić e Asja Krsmanović e si avvale della direzione della fotografia di Beppe Gallo, delle scenografie di Marco Dentici, delle musiche originali di Antonino & Luca Chiaramonte e del montaggio di Annalisa Schillaci (recentemente vincitrice del David di Donatello).
Luna è una ragazza moderna e spigliata che vive a Sarajevo e sta per sposarsi con il suo fidanzato di lunga data Haris. Martina è una giovane omosessuale in fuga dall’Italia e dalla sua vita monotona. Trovandosi in un periodo di crisi personale, arriva a Sarajevo alla ricerca di se stessa. L’incontro con Martina rappresenterà per Luna un momento di svolta cruciale: si innamora della ragazza e inizia con lei una relazione segreta, tutto all’insaputa del fidanzato, convinto invece che Luna diventerà presto sua moglie. Quando il rapporto tra le due ragazze viene allo scoperto, gli affetti più cari di Luna reagiscono con durezza. Nermin, il fratello diciassettenne di Luna, nel tentativo di costringere Martina a ripartire per l’Italia, decide di violentarla. L’amore tra le due ragazze è più forte di ogni sopruso. Decidono di restare insieme e di vivere a pieno la loro storia, ma lontano da Sarajevo. Luna parte con Martina per l’Italia, ma il prezzo che dovrà pagare per questa sua scelta sarà terribilmente alto: dire addio per sempre alla sua città, ai suoi amici, ma soprattutto alla propria famiglia.
“L’altra luna” è un film sostenuto dal Programma Media Sviluppo – Progetti Singoli, riconosciuto di Interesse Culturale Nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con contributo del Fondo Unico per lo Spettacolo Opere prime e seconde e ha ricevuto il contributo della Regione Lazio con il fondo Regionale Cinema e Audiovisivo.
Carlo Chiaramonte nasce a L’Aquila nel 1965. Nel 1990 si laurea in Storia e critica del cinema presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi dal titolo “Gnoseologia, Etica, Estetica in Michelangelo Antonioni”. Tra la fine degli anni ‘80 e la metà dei ‘90 è assistente alla regia di Vittorio De Sisti, Leandro Castellani e Alessandro di Robilant; collabora alla scrittura di numerose sceneggiature e pubblica recensioni e saggi critici sulla rivista “Cinema nuovo”. Nel 2005 esordisce alla regia con il documentario “Le donne vestivano gonne fiorite”, un ritratto di sette zingare di età e provenienza geografica differente, che vivono nei campi nomadi di Roma. Nel 2007 realizza il suo secondo documentario, “Il centro del mondo”, ritratto affettuoso della città di Sarajevo, ispirato a un libro dello scrittore e drammaturgo bosniaco Dževad Karahasan. Nel 2009 scrive e dirige il cortometraggio “Tutto da sola”, riconosciuto di interesse culturale nazionale dalla Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel 2014 realizza il cortometraggio documentario “Eduardo Kobra – Peace” sulla permanenza a Roma del famoso street artist brasiliano Kobra, che ha dipinto un muro dedicato a Malala Yousafzai, giovane attivista pakistana per i diritti umani e Premio Nobel per la Pace.
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di Marcello Strano