Come è iniziata la passione per il tuo lavoro e chi ti ha ispirato? Hai modelli o punti di riferimento?
Questa passione è iniziata quando avevo 12 o 13 anni; perché trovai un manifesto del teatro verdi in cui veniva illustrato l’annuncio di uno spettacolo teatrale degli anni ’70, in cui si esibiva insieme a Glauco Mari anche mio nonno Ettore Fornasieri, e da lì sono rimasto sempre affascinato dal mondo del teatro, tant’è che ho scelto “Ettore” come nome d’arte. Con il passare del tempo ho cercato sempre nuovi punti di riferimento e attori che hanno rivoluzionato e migliorato questo mestiere, credo che l’attore che più mi spinge a migliorare giorno dopo giorno sia Heath Ledger per come ha dedicato sé stesso al ruolo di Joker
E’ stato faticoso? Hai dovuto studiare molto o hai avuto un pò di fortuna nell’ottenere ruoli o lavori?
È stato faticoso, è faticoso e sarà faticoso sempre muoversi in questo mondo, che si tratti di studiare o di lavorare.
Studio teatro, cinema e doppiaggio sin da quando ho 14 anni, e credo che un attore non debba mai smettere di cercare di apprendere qualcosa di nuovo ogni volta che ne ha l’occasione.
Ho avuto la fortuna di prender parte a vari progetti per la televisione italiana; come la serie tv Love Dilemma andata in onda su Real Time e Luce dei tuoi occhi di Canale5, così come aver prestato voce per Netflix e Sky.
Quali soddisfazioni maggiori hai ricevuto fino ad oggi dal tuo lavoro e passione?
Credo che la soddisfazione più grande l’ho avuta quando ho ricevuto i complimenti, per il mio lavoro svolto, dai registi Fabrizio Costa e Simone Poggi.
Spiegandomi quanto fosse importante la naturalezza davanti ad una telecamera.
Per quanto riguarda il Doppiaggio la mia soddisfazione maggiore è stata quella di prender parte ad un turno con Luca Ward doppiadno insieme una serie tv “Ballers”.
Non voglio fare il “maestro” reputandomi più esperto o migliore di tanti altri ragazzi che tentano di entrare in questo difficile mondo.
Ma penso che la miglior qualità che si possa avere durante un provino sia la voglia di rivalsa, il desiderio di arrivare a conquistarsi la parte, e soprattutto mai mostrarsi impauriti, perché non porta a niente il mostrarsi insicuri di fronte a chi deve giudicare il nostro lavoro.
Francesca Romana Cristicini