A Milano, Palazzo Reale, “Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano”, una mostra realizzata grazie al Comune di Milano–Cultura, Palazzo Reale e Skira editore, con la collaborazione del Kunsthistorisches Museum di Vienna con la curatela di Sylvia Ferino, già direttrice della Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum, coadiuvata da un prestigioso comitato scientifico internazionale di studiosi del settore, quali: Anna Bellavitis, Jane Bridgeman, Enrico Maria Dal Pozzolo, Wencke Deiters, Francesca Del Torre, Charles Hope, Amedeo Quondam.. Main Partner Fondazione Bracco, il Corriere della Sera Media Partner, oltre a VeraLab Social Media Partner, mentre allestimento e grafica sono su progetto di Pierluigi Cerri Studio.
Come dichiarato da Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale: «I dipinti del Tiziano e degli altri protagonisti dell’arte veneta sono l’affascinante filo conduttore di una narrazione che si arricchisce con le voci del tempo: i dialoghi, le composizioni poetiche, i trattati sul tema della bellezza e dell’amore. Molto significativa è la crescente presenza di poetesse e di donne letterate che proprio a Venezia trovano il contesto culturale e sociale più aperto ad accogliere senza pregiudizi l’opinione e la sensibilità femminili. …[…]auspico che questa mostra dedicata alla cultura, alla bellezza, e all’eleganza possa contribuire alla promozione della conoscenza , al pensiero critico e al benessere dei visitatori soprattutto in questo periodo difficile»
Esposti oltre un centinaio di opere di cui 47 dipinti, 16 di Tiziano, molti dei quali in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, oltre a sculture, oggetti d’arte applicata come gioielli, una creazione omaggio di Roberto Cappucci a Isabella d’Este ( 1994) , libri e grafica. L’esposizione e’ articolata in 11 sezioni: I- Premessa, II-Ritratti , III- Le “Belle veneziane”, IV- “ Apri il cuore”, V – Coppie, VI -Eroine e sante, VII-Letterati, polemisti , scrittori d’arte, VIII- Donne erudite. Scrittrici, poetesse, cortigiane , IX- Venere e gli amori degli dei , X- Allegorie, XI con l’ultima sezione dedicata a “Oltre il mito”.
Nella Venezia del Cinquecento l’immagine della donna assume un ruolo unico, tale da segnare una svolta nella storia della pittura. Da un lato abbiamo il grande Tiziano che ritrae con grande interesse la donna nella sua sofisticata eleganza e carnalità, dall’altro le giovani spose nella società veneziana, che pur non essendo parte attiva della vita politica, erano però molto emancipate, tant’è che potevano disporre della propria dote e potevano distribuirla ai figli dopo la morte del marito. Tra i dipinti più importanti di Tiziano in mostra , solo per menzionarne alcuni: Ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere( 1537 circa) della Galleria degli Uffizi, Madonna col Bambino ( 1510-1511) , Isabella d’Este in nero (1534-1536 circa) , Venere, Amore e Marte ( 1550 circa) Lucrezia e suo marito ( 1515) dal Kunsthistorisches Museum di Vienna; Giovane donna con cappello piumato (1534-1536) dall’Ermitage di San Pietroburgo; Ritratto di giovinetta ( 1545 circa) dal Museo di Capodimonte di Napoli; Allegoria della Sapienza ( 1560 circa) proveniente da Venezia, Biblioteca Marciana.
Di Giorgione ( Giorgio da Castelfranco) , tra i vari capolavori esposti: Laura (1506) dal Kunsthistorisches Museum di Vienna; di Lorenzo Lotto : Giuditta ( 1512) BNL, Gruppo BNP Roma, di Tintoretto (Jacopo Robusti) La tentazione di Adamo ed Eva ( 1550-1553) dalle Gallerie dell’Accademia,Venezia; Leda e il cigno (1550-1560) Gallerie degli Uffizi, Firenze; di Palma il Vecchio: Giovane donna in abito blu e Giovane donna in abito verde ( 1514 )e Ninfe al bagno, Kunsthistorisches Museum, Vienna; di Veronese : Lucrezia ( 1580-1583 circa) Venere e Adone (1586circa) sempre dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, Il ratto d’Europa ( 1578 circa) Palazzo Ducale, Venezia. A completamento di questo affascinante itinerario cinquecentesco attraverso la bellezza femminile in pittura nella Venezia del ‘500 si possono ammirare anche dipinti di : Paris Bordon, Giovanni Cariani, Bernardino Licinio, Giovan Battista Moroni, Palma il Giovane, Alessandro Bonvicino detto il Moretto. Una mostra davvero unica ed irrinunciabile, che resterà aperta al pubblico sino al 5 giugno 2022, e come ha affermato la curatrice : « che aspira a riflettere sul ruolo dominante della donna nella pittura veneziana del XVI secolo, che non ha eguali nella storia della Repubblica o di altre aree della cultura europea del periodo».
di Daniela Paties Montagner
Per ulteriori informazioni: www.palazzorealemilano.it; tizianomilano.it; Info e prenotazioni gruppi 02 92 800 822