Questa mattina è stato presentato al pubblico dall’assessore alla cultura di Roma Capitale Miguel Gotor – a seguito di un intervento di ripristino e valorizzazione artistica – il monumento a Walter Rossi, che nel 2021 aveva subito il distacco consistente di una porzione dell’opera scultorea.
L’intervento curato dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è stato eseguito dallo scultore Giuseppe Rogolino – autore dell’opera – il quale nel rispetto delle caratteristiche formali del monumento, ha apportato alcune modifiche già previste nell’idea originaria.
Il monumento fu collocato il 30 settembre 1980 nel giardino della allora piazza Igea, ora intitolata a Walter Rossi, nel terzo anniversario dell’assassinio del giovane studente colpito da un colpo di pistola mentre distribuiva volantini di denuncia dopo il ferimento avvenuto la sera prima della giovane Elena Pacinelli.
L’opera – il cui nome è “Contro Ogni Violenza” – è ricavata da un unico blocco di peperino del volume di cinque metri cubi; ha una forma ovoidale, e al centro ha uno squarcio. Dalla superficie della pietra fuoriescono otto mani bronzee a grandezza naturale; secondo l’artista rappresenta la regressione dell’umanità verso una violenza primordiale. Le mani – aperte e tese – simboleggiano il bisogno di pace espresso dagli ideali giovanili che si contrappongono e lottano contro la violenza e la brutalità raffigurate dalla testa di scimmia.
I lavori si sono resi necessari dopo che, nella notte tra il 27 e 28 marzo 2021, una consistente porzione della scultura, a causa di un cedimento strutturale, si distaccò completamente e cadde sul prato e sul marciapiede.
Nel corso degli anni l’opera è stata più volte danneggiata, subendo a più riprese il furto degli elementi metallici, ogni volta reintegrati dalla Sovrintendenza Capitolina, che ha eseguito nel corso del tempo numerosi interventi di manutenzione al monumento, preso in carico da Roma Capitale nel 2004.
(Com/Vid/Dire).