Si è svolto a Trieste presso Il Savoia Excelsior Palace, lo scorso 6 luglio 2023, l’ultimo di una serie di incontri , il sesto ciclo (2023) dei “Cenacoli del Caffè” organizzati dall’Associazione Museo del Caffè di Trieste ( aMDC) diretta da Gianni Pistrini. Come dichiarato da Katia Brugnolo, docente d’arte, direttrice di istituzioni museali, organizzatrice di eventi e artista: «Un buon caffè merita una tazzina artistica», e per l’occasione ha creato delle tazzine artistiche e d’epoca, attirando l’attenzione di collezionisti ed amanti di delle belle arti. Dal 1995 Katia Brugnolo, Docente e Conservatore di Museo presso l’Accademia di Belle Arti di Verona e il Museo Civico della Ceramica Nove ha progettato e realizzato numerose mostre di arte e ceramica antica e contemporanea, e scritto numerosi libri dedicati ad artisti, ceramisti e a collezioni museali. Dai Maestri di Nove ha imparato a dipingere decori floreali tradizionali, e a creare figurazioni astratte a oggetti ceramici in moderno design, rifacendosi . a linguaggi diversi, molto cari alla Brugnolo: “da un lato la precisione del decoro tratto da tessuti di opere di Paolo Veronese (XVI sec.) e Paolo Veneziano (XIV sec.), dall’altro la pittura astratta con motivi che si ispirano ai colori e al flusso rigenerante dell’acqua e della danza”. Grazie alla sua pluriennale esperienza, la Brugnolo ha dato vita ad un percorso pittorico e scultoreo molto originale, adottando da un lato un linguaggio “astratto” per grandi e piccoli dipinti su ceramica, dall’altro un linguaggio “figurativo” per i volti femminili modellati in semirefrattario dipinti su terraglia, ispirati anche a personaggi storici, come Nefertiti. Ha anche esposto a Shanghai alla “Teapot Exhibition”.
I “Cenacoli del Caffè”, una serie di incontri dal titolo “L’arte in tazzina: da prodotto a cultura”, si sono succeduti ogni primo giovedì del mese da febbraio a luglio e quest’anno sono coordinati da Nicoletta Casagrande – grande cultrice del mondo del caffè ed anche responsabile dell’InfoLibro – centro multimediale e “Salotto del libro italiano” di Capodistria. Come di chiarato da Gianni Pistrini – presidente di aMDC: «Un ciclo questo dunque di grande interesse e che ha non casualmente fatto registrare una davvero notevole partecipazione», grazie ad interventi di grande levatura che hanno approfondito molto efficacemente l’influsso che la ‘nera bevanda’ ha avuto su artisti e movimenti culturali dal Settecento ai giorni nostri: da “Manifesti artistici dal profumo di caffè” (Roberto Curci), a “Scene di conversazione veneziana nel ‘700” ( Alberto Craievich), da “L’impresa del caffè, fra i mercanti di Trieste e lo stabilimento Pedrocchi di Padova “ (Paolo Possamai) a “La vita artistica nei caffè di Trieste nella Belle Époque” (Marco Favetta), fino al particolare e intrigante laboratorio su “Acquerello al caffè e caffeomanzia” (con Francesca Valentina Salcioli).
«Ma le attività dall’Associazione Museo del Caffè ovviamente non finiscono qui e, oltre allo sforzo istituzionale e fine societario principale del nostro sodalizio, mirante alla costituzione di un vero e proprio, ampio “Museo del Caffè” da collocare in Porto Vecchio con la collaborazione delle Autorità cittadine, la AMDC ha già in cantiere alcune interessanti “sorprese” che si manifesteranno a breve!», così ha concluso Gianni Pistrini.
di Daniela Paties Montagner
per ulteriori informazioni: : www.amdctrieste.it
immagine in evidenza: Di fiore in fiore – Tazzina floreale di Katia Brugnolo