Per gli 80 anni del Maestro Leo Strozzieri la Maison des Arts di Pescara ospiterà un grande evento in calendario il 24 ottobre 2023 alle ore 17.00. La prestigiosa location e sede di importanti manifestazioni culturali, della Fondazione Pescarabruzzo presieduta dal prof. Nicola Mattoscio – insigne protagonista e mecenate della cultura in Abruzzo, è sita a Pescara al civico n. 83 di Corso Umberto I. Nato a Controguerra (TE) il 18 ottobre del 1943, Leo Strozzieri, dopo la laurea in filosofia all’Università degli Studi di Urbino, in qualità di critico ha fondato diverse realtà museali, tra queste: la Pinacoteca di Prata d’Ansidonia, il MAAG (Museo Abruzzese di Arti Grafiche) a Castel di Ieri, il Museo Internazionale di MAIL ART a L’Aquila, la Pinacoteca Francescana a Falconara Marittima, la Pinacoteca “Corrado Gizzi” di Guglionesi, ed ha curato numerose rassegne nazionali come: Premi Termoli, Valle Roveto, Vasto, Sulmona, Salvi, Campomarino, Triennale d’Arte Sacra di Celano, Castellarte, Casoli Pinta, Biennale di Fermo, e la Biennale d’Arte Sacra di Pescara di cui è stato uno dei fondatori. Ha anche curato mostre antologiche con monografie di maestri storici come Mastroianni, Turcato, Brindisi, Dottori, Cavellini, Mannucci, Trubbiani, Messina, Licini, Cannilla, Emblema, Mandelli, Borgonzoni, Notari, Pace, Celiberti, Boille, Koulakov e Montanarini. Vincitore del primo Premio Sulmona per la critica (1996), del Premio Pianeta Azzurro a Fregene, è stato commissario alla XII Quadriennale di Roma; i suoi saggi sono stati pubblicati da Mondadori, Electa, Fabbri, Allemandi, Bora. Ha catalogato le pinacoteche di Civitella Roveto, Avezzano, Treglio e il Museo Fortunato Bellonzi di Torre de’ Passeri. In qualità di artista Strozzieri ha esposto con personali a Roma, Napoli, Pescara, Bologna presentato da Mirella Bentivoglio e Chiara Strozzieri.
Durante la serata alla Maison des Arts per festeggiare i 16 lustri del Maestro, Leo Strozzieri presenterà il volume , di cui il nostro giornale si è occupato precedentemente: “Panismo a quattro mani”, edito, lo scorso mese di giugno 2022, da Artestruttura di Cividale del Friuli di Giancarlo e Morgan Caneva ( ISBN 979-12-80936-02-8). Nell’elegante pubblicazione la Storica dell’arte Chiara Strozzieri ha documentato in chiave critica le opere a “4 mani” eseguite durante la pandemia dal padre Leo e dall’artista friulana Giovanna Carbone sul tema ecologico ed il rispetto per la natura. E cosi, come il bulgaro Christo che impacchettava i monumenti per proteggerli dall’usura del tempo, il “Bunker grafico” di Leo Strozzieri “protegge” le opere dI Giovanna Carbone. Alla cerimonia del 24 ottobre 2023 , tra i numerosi ospiti, saranno presenti e daranno il loro contributo: lo scrittore Dante Marianacci, il pittore Massimo Pompeo, il torcoliere Leonardo Faccioli e gli editori Pino ed Elena Costa.
Per l’occasione abbiamo rivolto alcune domande al prof. Strozzieri, noto soprattutto per i suoi studi sul Futurismo.
DOMANDA: Come mai professore questo interesse per il movimento marinettiano?
RISPOSTA : Fin dall’università ho sempre ammirato questo drappello di artisti che nei primi anni del secolo scorso furono in certo senso rivoluzionari non solo nel campo delle arti visive, ma in tutte le varie forme di arte e nella società in genere. Ritengo un privilegio aver conosciuto importanti protagonisti come Gerardo Dottori a cui molto si deve il capitolo dell’Aeropittura, Primo Conti, Ivo Pannaggi, Wladimiro Tulli, il perugino Alessandro Bruschetti. A questo proposito pochi sanno che proprio a Bruschetti va attribuita l’idea del taglio della tela a cui farà riferimento lo spazialismo di Lucio Fontana. Egli infatti nel 1933 eseguì un’opera intitolata Resurrezione nella quale il corpo del Redentore è sottoposto ad un taglio longitudinale a significare i peccati dell’umanità che penetrano nella figura divina per essere poi perdonati. Essa fu esposta alla Biennale di Venezia di quell’anno e Fontana nel visitarla ne rimase folgorato sì da proporla poi, come noto, in tantissime sue opere, ovviamente con significati differenti da quello cristologico del maestro umbro.
DOMANDA : So che lei è stato grande amico ed ha frequentato assiduamente lo scultore Umberto Matroianni il cui studio era spesso frequentato dall’attore Marcello.
RISPOSTA: Forse è stato l’artista che maggiormente ha inciso sulla mia formazione. Era lo zio di Marcello, attore che spesso incontravo nella villa rinascimentale di Marino che Umberto aveva acquistato da Alberto Moravia. Ammiravo molto soprattutto la modestia di Marcello che quando era avvicinato da qualche ammiratore per l’autografo, si schermiva con le testuali parole “Ma io sono un semplice parolaio, a Umberto dovete chiedere l’autografo, lui è un grande che rimarrà nella storia.” Tornando allo scultore definito da Argan l’erede di Boccioni, io ne ero talmente affascinato che poi nella mia attività pittorica iniziata dopo il 2000 in seguito a vicende personali di ordine sanitario, ho sempre esternato nei dipinti e nelle ceramiche, lo stesso dinamismo segnico e cromatico che in lui era impronta determinante. A Mastroianni è poi legato uno dei momenti più esaltanti della mia attività di critico d’arte: in seguito ad una delle monografie da me curate sulla sua ricerca da lui molto gradita per l’originale interpretazione del testo, volle farmi un regalo straordinario, quello di eseguire un ritratto bronzeo di mia figlia Chiara, opera figurativa che per il grande maestro negli anni ’80 è davvero unica. Una simile fortuna poté vantare solo la moglie di Reagan, Nancy, incontrata in occasione del conferimento del Praemium Imperiale (1989), una sorta di premio Nobel per la scultura (è stato il primo italiano insignito del prestigioso riconoscimento).
DOMANDA: Per tornare all’oggi, come è scaturita questa collaborazione con l’artista friulana Giovanna Carbone con la quale avete eseguito opere a quattro mani?
RISPOSTA: Ho conosciuto questa brava e sensibile pittrice e poetessa grazie all’amico Giancarlo Caneva, un editore ed organizzatore di eventi culturali di grande rilievo internazionale. Intanto lei ha la stessa mia venerazione per la carta di cui si serve per proporre mirabili scene naturalistiche con la tecnica desueta del collage. Poi ammiro in lei la prassi di comporre opere sempre di piccolo formato in dialettica, che condivido, con la predilezione americana davvero indigesta dei grandi formati. Durante la pandemia in una fitta rete di scambi io ricevevo i suoi gioiellini lirici che ritenevo degni di attenzione o meglio di protezione. Ed ecco l’idea di inserire questi collage in una sorta di bunker inaccessibile ad ogni volontà dissacratoria. A questa suite di opere abbiamo dato il titolo di panismo ricordando un sentimento immortalato dall’opera poetica del mio conterraneo d’Annunzio. Poi una grande ammirazione per il magistero di papa Bergoglio autore della mirabile enciclica Laudato sì sul tema della custodia di madre natura ha rafforzato questa iniziativa artistica.
Cos’altro possiamo aggiungere, nulla se non che : ” ci sono giorni che passano inosservati, altri impossibili da dimenticare..” e il 18 ottobre 2023, giorno del Suo ottantesimo compleanno, sarà uno di questi: UN MONDO DI AUGURI E DI LUNGA VITA MAESTRO!!!
di Daniela Paties Montagner ( intervista telefonica del 13 ottobre di Daniela Paties Montagner a Leo Strozzieri)
immagine in evidenza: Leo Strozzieri, foto archivio Leo Strozzieri