ROMA – I mercati rionali di Roma e le eccellenze enogastronomiche del Lazio fanno rete per promuovere i migliori prodotti del territorio regionale e mettere in contatto imprese e cittadini. Si chiama ‘Incontri d’autore’, ed è un vero e proprio tour iniziato a ottobre e che toccherà fino a maggio, con un appuntamento al mese, sette mercati della Capitale.
L’iniziativa, che oggi ha fatto tappa al mercato Trieste di via Chiana, nel II Municipio di Roma, è nata da un bando della Regione Lazio ed è stata realizzata da una rete di imprese tra Mercati d’Autore e cinque realtà del food laziale, le aziende agricole Circe, Le Quattro Vasche e Rosati, il salumificio amatriciano Sano e il forno I Frutti del Grano, che hanno esposto i loro prodotti negli stand allestiti appositamente al centro del mercato, distribuendo assaggi omaggio e raccontando il loro lavoro e le loro storie ai tanti cittadini presenti.
A ‘condire’ la mattinata lo showcooking dello chef e docente Felice Santodonato e dei suoi ragazzi dell’alternanza scuola-lavoro dell’Istituto alberghiero di Tor Carbone, che il prossimo 12 maggio ospiterà il grande evento finale dell’iniziativa. I giovanissimi cuochi hanno cucinato e servito gratuitamente agli utenti del mercato un menu composto da piatti interamente realizzati con gli ingredienti forniti dalle aziende coinvolte nell’iniziativa.
Per Amedeo Valente, presidente del mercato Trieste, “fare rete è importante, significa essere più forti tutti quanti insieme. Storicamente, la debolezza dei mercati è sempre stata nel fatto che i singoli imprenditori hanno avuto un orizzonte un po’ solitario: mettersi insieme ci rende una realtà solida nell’operare sia sui territori nella scelta dei prodotti, sia nella proposta che noi facciamo gli utenti”. L’operatore, ha sottolineato Valente, è abituato a entrare nei mercati e a curare il proprio spazio, va costruita una coscienza collettiva per capire l’importanza di fare rete ed eventi come questi sono fondamentali”.
Secondo Paolo Cavacini, membro del direttivo Incontri d’Autore, “iniziative di questo tipo sono importantissime: la riscoperta dei mercati, il rapporto con la gente e soprattutto il rapporto tra operatori e produttori. Quello che stiamo cercando di fare è metterli in contatto direttamente nel luogo fisico per fare in modo che la qualità alimentare si sposi anche col fattore commercio e anche per consentire che sempre più prodotti di eccellenza posso essere venduti nel mercato, che rappresenta di fatto la punta dell’eccellenza alimentare”. Un lavoro che potrebbe essere reso più efficace con una semplificazione normativa e amministrativa che permetta a queste strutture di rendere ed esprimersi al meglio: “I mercati si trovano ad avere numerosi problemi di tipo strutturale, organizzativo, etc., il che li ha mantenuti tutto sommato in una situazione di poca competitività in termini di mercato”, ha proseguito Cavacini. “Per questo venire incontro, organizzare tavoli tecnici, alleggerire delle regole e trovare delle soluzioni secondo noi è fondamentale per permettere a questi luoghi di continuare a vivere”.
Anche per Antonio D’Angelo, presidente di Mercati d’Autore, “eventi come quello di oggi sono fondamentali, perché secondo noi sono ciò che rappresenta il futuro. Queste aree nel passato sono state sempre considerate solo come luoghi per scambio di merci, invece dal nostro punto di vista hanno soprattutto un valore sociale. Sono quindi aree che devono rivitalizzarsi con eventi di questo tipo, ma anche presentazione di libri o eventi musicali”. E quello del quartiere Trieste, ha detto D’Angelo, “è un mercato che per la sua storia è stato capofila in questo senso, un mercato che nel tempo è stato caratterizzato proprio dall’apertura a un contesto tradizionalmente diverso da quello a cui eravamo abituati. Non più quindi soltanto area di scambio di merci tra acquirente e venditore, ma un posto dove poter interagire e socializzare, un punto di riferimento per la zona e per il quartiere. Noi abbiamo intenzione di fare proprio questo: massimizzare queste aree, renderle appetibili, renderle commercialmente e socialmente fondamentali per la vita del quartiere e delle centinaia di operatori che vi lavorano“, ha concluso il presidente di Mercati d’Autore.
A raccontare la genesi dell’iniziativa è stato Santodonato: “Il progetto con Mercati d’Autore nasce circa due anni fa proprio qui nel mercato Trieste. Pian piano abbiamo sviluppato e dato sempre più linfa a questo rapporto attraverso, ovviamente, la scuola. Sono esperienze fondamentali per i ragazzi: ricordiamo benissimo la pandemia, la scuola e la didattica a distanza, purtroppo quell’anno e mezzo ha fatto scendere anche di molto le iscrizioni negli istituti alberghieri italiani. Ecco perché dobbiamo ringraziare Mercati d’Autore, ci ha dato linfa e ha fatto sì che questo volano che è il valore dei ragazzi aumentasse in maniera esponenziale”.
Il menù di oggi? “Siamo incontro al Natale- ha spiegato lo chef- e quindi il discorso l’abbiamo approcciato con un ‘finger’ come antipasto: una cheesecake con dentro le nostre eccellenze, come la buonissima ricotta di bufala della zona Pontina, una polvere di lonzino grazie agli amici del salumificio Sano di di Accumoli e un’ottima crema di zucca, con ovviamente un prodotto principe dell’Italia come l’olio extravergine dop Sabina. Dopo questo starter abbiamo preparato un primo, anzi il primo dei primi: parlando di grani antichi e del rapporto che abbiamo con Slow Food, essendone Tor Carbone una comunità, abbiamo servito degli gnocchi di grano arso con all’interno una crema di scamorza e dei pistilli di zafferano veramente fenomenali. Abbiamo poi finito il tutto in ‘roman style’, con il carciofo fritto“. Il prossimo appuntamento con ‘Incontri d’Autore’ sarà il 13 gennaio nel mercato di Cinecittà Est.
D’ANGELO A CAMPIDOGLIO: “MERCATI RIONALI VANNO DEREGOLAMENTATI“
“Oggi le normative che gestiscono i mercati rionali sono vecchie e superate dai tempi, sono regole che in qualche modo contrastano con quello che viene fatto. Secondo noi è fondamentale per la sopravvivenza di queste aree che vengono liberate le energie, consentendo che vi si possa svolgere qualsiasi tipo di commercio, soprattutto quello food e quello artigiano, che in questo momento ha un’importanza fondamentale”. Lo ha detto all’agenzia Dire il presidente di Mercati d’Autore, Antonio D’Angelo, a margine della tappa di stamattina dell’iniziativa ‘Incontri d’Autore’ all’interno del mercato Trieste di via Chiana, a Roma.
In caso contrario, ha sottolineato D’Angelo, “si continuerebbe a cementificare queste aree in un contesto opposto a quello che accade al di fuori, perché la liberalizzazione esterna è in contrasto con la l’eccessiva regolamentazione interna. Siamo d’accordo che queste aree debbano continuare a essere gestite in modo tale che non si creino delle situazioni con aperture di attività eccessivamente casuali, ma allo stesso tempo non possiamo pretendere di realizzare queste aree di somministrazione non assistita senza fare in modo che nel mercato ci sia qualcuno che faccia da mangiare”.
Per il presidente di Mercati d’Autore “abbiamo fatto il primo passo, adesso va fatto assolutamente il secondo: noi lo abbiamo fatto presente all’assessore capitolino Monica Lucarelli, lo abbiamo fatto presente al presidente della commissione Commercio, Andrea Alemanni. Io credo che Roma Capitale, per concludere il buon lavoro che sta facendo con i mercati in questo periodo, debba mettere mano al Testo unico facendo in modo che nei mercati si crei un minimo di deregolamentazione per permettere di liberare quelle energie fondamentali per il futuro di queste aree”, ha concluso D’Angelo.