“Cicli vitali” è il tema della nuova mostra dell’artista Ilana Efrati, che si inaugura a Perugia il prossimo 24 aprile alla Domus Pauperum. L’esposizione sarà visibile fino al 19 maggio. In mostra 12 opere come i mesi dell’anno: “dipinti” che sono una sintesi tra creatività e mano della natura. Una mostra immersiva che conduce dentro i colori e le luci del bosco.
Ilana Efrati è una stilista affermata e nel 2005 apre uno studio in Umbria andando a vivere in un casale antico in campagna. In mostra ci sono tessuti grezzi che ancora devono subire il lavaggio e le tinture chimiche per poi essere trasformati in abiti. Queste stoffe di una storica azienda di Biella diventano tele su cui la Efrati posiziona la vegetazione che raccoglie nel bosco adiacente la sua casa. Crea con la natura un percorso artistico seguito anche nella moda quando era più forte il legame con l’arte e l’artigianato e meno con gli affari.
Oggi è prevalente l’aspetto industriale tanto da essere la terza fonte di degrado delle risorse idriche e del suolo. Per fare dei numeri in Europa nel 2020 in media sono stati utilizzati nove metri cubi di acqua, 400 metri quadrati di terreno e 391 chilogrammi di materie prime per fornire abiti e scarpe per ogni cittadino dell’UE.
La ricerca artistica di Ilana Efrati, invece, mette al centro della sua opera il rapporto con la natura: produrre senza consumare risorse. “Lavorare su queste opere è simile al mio lavoro in giardino, inizia con una certa pianificazione e poi dipende dalle condizioni della natura”, dice la Efrati.
I disegni delle creazioni esposte corrispondono con i ricordi dei teli “Suzani” i cui motivi decorativi circolari vegetali riannodano la creatività di Ilana con le origini di Samarcanda della madre. “L’immersione quotidiana nel bosco raffina le idee creative. La natura è un sistema meraviglioso che non riconosce i confini umani”, spiega Ilana Efrati.