Il libro di Ciro Francesco Luongo, che racconta i ventuno anni trascorsi al servizio dell’Arma dei Carabinieri, è un’opera che trascende il mero memorialismo, offrendo al lettore un’immersione profonda nell’Italia di un periodo storico particolarmente turbolento.
L’autore, con una prosa intensa e ricca di dettagli, riesce a intrecciare le sue esperienze personali e professionali, dipingendo un affresco vivido degli anni di piombo e della lotta contro il terrorismo.
Il racconto di Luongo inizia con la sua formazione come “carabiniere da marciapiede” nel 1970, un ruolo che lo ha portato a entrare nella Sezione Speciale Anticrimine di Roma, dove ha avuto il privilegio di lavorare accanto al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Quest’epoca, caratterizzata da sfide immani, culmina in un dettagliato resoconto delle operazioni di polizia, delle indagini, dei pedinamenti e delle intercettazioni, che testimoniano l’impegno instancabile e il coraggio degli uomini in uniforme.
Una delle caratteristiche più notevoli di questo libro è la capacità di Luongo di fondere le sue esperienze professionali con le vicende personali, concedendo al lettore uno sguardo intimo sulla vita di un uomo dedicato al servizio dello Stato. Attraverso i suoi ricordi, emerge il ritratto di un’Italia che cercava la stabilità in mezzo al caos: il disastro di Seveso, l’effervescente milieu politico e sociale degli anni ’70, e gli eventi che hanno segnato profondamente la nazione, come la fuga di Herbert Kappler dall’Ospedale Militare Celio.
Luongo non si limita a narrare i fatti, ma riflette anche sulle lezioni apprese e sulle sfide personali affrontate durante i suoi anni di servizio. Questo conferisce alla sua narrazione un ulteriore livello di profondità e umanità, invitando il lettore a considerare le ripercussioni delle esperienze traumatiche non solo sul mondo esterno, ma anche sull’individuo.
La sua carriera culmina non solo con la promozione a Maresciallo Maggiore nel 1990, ma anche con numerosi encomi per il suo lavoro nelle indagini di Polizia Giudiziaria. Quest’aspetto del libro non solo valorizza il contributo di Luongo nella lotta contro la criminalità organizzata, ma mette in risalto anche un tema cruciale: l’importanza di una formazione solida e di una dedizione spassionata al dovere.
Il libro di Luongo è, quindi, una lettura essenziale non solo per chi è interessato alla storia della Polizia italiana, ma per chiunque voglia comprendere le complessità di un periodo storico che ha plasmato l’identità e la storia moderna dell’Italia. Insignito con l’Onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica e una laurea conseguita in Scienze Religiose della facoltà di Teologia presso l’Università Pontificia della Santa Croce di Roma, l’autore si propone non solo come un testimone dei tempi, ma anche come un pensatore critico che ha riflettuto sulle implicazioni etiche e sociali del suo operato.
In conclusione, “Da carabiniere da marciapiede” non è solo un resoconto di esperienze professionali, ma una testimonianza vivente delle sfide affrontate da un uomo al servizio dell’ordine e della giustizia in un’epoca di incertezze. La narrazione di Luongo è capace di coinvolgere il lettore, invitandolo a riflettere sulla resilienza umana, sul servizio pubblico e sull’importanza della memoria storica. Un’opera da consigliare a chiunque desideri comprendere non solo la storia dell’Italia, ma anche il significato del servizio e del sacrificio.