In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Mirko Giudici, scrittore e giornalista, ha presentato il suo sesto libro, intitolato “Mia o di nessun altro”, la storia di Filomena Di Gennaro, presso la libreria “Eli”, a Roma. La presentazione ha visto la partecipazione di numerosi ospiti speciali, giornalisti e volti noti del mondo dello spettacolo e della televisione. L’apertura dell’evento, è stata affidata dalla Presidente di Rete Civica delle Donne, la Dr.ssa Antonella Sambruni, che ha voluto sottolineare l’importanza di questa ricorrenza come momento per riflettere non solo sulle tragiche statistiche, ma anche sulle storie concrete di donne che hanno vissuto e superato esperienze drammatiche. Tra queste, le vicende di Filomena Di Gennaro e Giulia Ruggeri. Con le sue parole, Antonella Sambruni ha richiamato l’attenzione su quanto sia cruciale continuare a sensibilizzare la società su un tema così drammatico, invitando tutti a riconoscere i segnali di pericolo e a non voltare mai le spalle a chi soffre. La sua riflessione ha aperto l’evento con un messaggio di speranza e di impegno, un invito a costruire insieme una rete di solidarietà e azione per prevenire e combattere ogni forma di violenza contro le donne.
Patrizia Pellegrino, madrina della serata
A rendere l’evento ancora più speciale, la presenza di Patrizia Pellegrino , che ha espresso una profonda riflessione sulle tematiche legate alla violenza sulle donne e ha letto con grande pathos una delle pagine più belle del libro. Un contributo prezioso, che ha dato il giusto tono a una serata di grande significato e partecipazione. La serata è stata moderata con maestria da Andrea Pranovi giornalista e radiospeaker di Radio Roma Capitale, che grazie alla sua professionalità e sensibilità, ha posto domande puntuali e profonde ai relatori, toccando i temi centrali del libro e favorendo una discussione ricca di spunti e riflessioni. La sua capacità di mantenere alta l’attenzione del pubblico e di coinvolgerlo attivamente ha reso l’evento ancora più partecipativo e significativo. Interagendo con i presenti, Andrea Pranovi ha creato un dialogo aperto e dinamico, dando spazio sia alle testimonianze dirette che alle analisi degli ospiti, senza mai perdere di vista l’importanza di far emergere i messaggi fondamentali legati alla storia di Filomena Di Gennaro. Un moderatore attento e preparato, che ha contribuito in modo decisivo al successo di una serata densa di emozioni
Emozioni e riflessioni condivise
Il libro, che affronta temi di grande attualità e importanza, si è subito imposto come un’opera capace di parlare direttamente al cuore, lanciando un messaggio forte contro ogni forma di violenza e sopraffazione. Il pubblico ha seguito con grande coinvolgimento ogni momento della presentazione, sottolineando con applausi sentiti l’importanza del messaggio trasmesso dal libro. L’autore, Mirko Giudici, ha saputo dare voce a una storia tanto drammatica quanto necessaria, rendendola un monito e un messaggio di speranza per le nuove generazioni. Un’opera che invita a non voltarsi mai dall’altra parte e a riconoscere il valore della consapevolezza e del rispetto reciproco.
Filomena Di Gennaro protagonista della serata
Non sono mancate le testimonianze dirette, capaci di toccare le corde più profonde dei presenti: Filomena Di Gennaro e Giulia Ruggeri, donne coraggiose, testimonial di violenza. Le parole di Filomena Di Gennaro, testimone diretta degli eventi narrati, hanno colpito nel profondo, regalando un’esperienza emozionante e riflessiva. Filomena ha ricordato quanto sia importante riconoscere e combattere ogni forma di violenza, non solo per se stessi ma per tutte le persone che meritano un futuro fatto di rispetto e libertà. Il suo coraggio nel condividere la propria esperienza non è solo un gesto di forza, ma un invito a costruire una società più giusta e consapevole, in cui ogni donna possa sentirsi al sicuro e libera. Toccanti anche le parole di Giulia Ruggeri, che ha raccontato il suo difficile dramma di cui è vittima lei e i suoi figli. Giulia ha dovuto affrontare non solo un ex marito che ha perso ogni contatto con la realtà, ma anche un sistema familiare sconvolto da un delirio religioso che ha trasformato l’armonia di una famiglia in un vero e proprio inferno. La sua testimonianza è stata preziosa non solo per denunciare l’orrore di quanto accaduto, ma anche per accendere una luce sul coraggio di chi sceglie di spezzare il silenzio. Parlare di queste esperienze è fondamentale, perché solo così possiamo comprendere quanto sia necessario continuare a lottare per una società che protegge le vittime e condanni senza esitazione i carnefici.
Femminicidio
Di particolare impatto è stato l’intervento della criminologa Susanna Petrassi, che ha sottolineato l’importanza di non normalizzare mai atteggiamenti che limitano la libertà e la dignità di una persona, spiegando come questi possono evolvere in una vera e propria escalation, fino a sfociare in episodi estremi come il “femminicidio”. L’intervento di Susanna Petrassi è stato un momento di grande riflessione, che ha contribuito a sensibilizzare il pubblico sull’urgenza di riconoscere e prevenire questi fenomeni. La conoscenza dei segnali precoci e la consapevolezza sociale sono strumenti fondamentali per proteggere le vittime e agire in modo tempestivo, evitando che la violenza prenda il sopravvento. Un messaggio forte e chiaro: la lotta alla violenza di genere inizia da ognuno di noi, con la capacità di ascoltare, di intervenire e di non chiudere mai gli occhi davanti a un segnale di pericolo – ha sottolineato la criminologa.
Durante la presentazione, l’attrice Emanuela Mari, con la sua interpretazione intensa e sentita, è riuscita a trasmettere tutta la forza e la profondità delle parole scritte da Mirko Giudici. Ogni parola, letta con cura e trasporto, ha contribuito a creare un’atmosfera toccante, in cui la storia di Filomena ha preso forma davanti agli occhi e nei cuori di tutti i presenti.
Spazio ai Supereroi
La conclusione dell’evento è stata segnata da un momento di grande emozione, quando Peter Forconi Pace, Tenente Colonnello dei Carabinieri, ha preso la parola. Peter non è solo l’uomo che ha deciso di legare la sua vita a quella di Filomena, ma anche colui che, all’epoca dei drammatici fatti, le ha salvato la vita. All’epoca dei fatti, Peter era il Capitano Istruttore di Filomena e fu provvidenziale il suo intervento. Ma il suo eroismo non si è fermato lì. Come marito, ha scelto di stare accanto a Filomena, amandola e supportandola incondizionatamente, anche dopo che la vita l’aveva costretta sulla sedia a rotelle. Durante il suo intervento, Peter ha ricordato quanto sia importante vedere oltre le difficoltà e costruire un futuro basato sull’amore e sul rispetto. Le sue parole, intrise di umanità e sentimento, hanno rappresentato il perfetto coronamento di una serata dedicata non solo al dolore, ma anche alla resilienza, alla speranza e alla possibilità di rinascita. Un esempio potente di come l’amore può essere il vero motore del cambiamento, capace di superare ogni ostacolo.
L’evento è stato un vero e proprio successo, segnando l’inizio di un percorso che porterà questo libro a essere una testimonianza fondamentale per chiunque voglia comprendere e combattere le ingiustizie del nostro tempo. Complimenti a tutti i protagonisti di questa splendida serata e un grazie a chi ha partecipato con il cuore aperto e pronto ad accogliere un messaggio così importante e significativo.