InFormaVera- Rubrica di salute e benessere
Le ottobrate sono ideali ancora per godersi week-end marini o per escursioni, gite e passeggiate per boschi. Da sempre i romani riservano questo periodo di confine tra la fine dell’estate e l’arrivo dell’autunno, alle salutari giornate di divertimento familiare in escursioni fuori porta. Meta preferita, dopo un’estate trascorsa al mare, i castelli romani o la campagna romana, che garantiscono una certa vicinanza alla città e anche uno stacco dalla routine giornaliera. Ed è proprio la tradizione dunque, con queste gite fuori porta, che viene in aiuto a psiche e corpo. Infatti è proprio questo il periodo dell’anno che mette in crisi il nostro organismo perché mentre si riparte con il lavoro, la scuola e si riprendono i rapporti sociali ( non sempre piacevoli), il nostro fisico avrebbe voglia di “entrare il letargo” e seguire il corso della natura: le giornate si accorciano e sono meno soleggiate, questo influisce negativamente sulla produzione di alcuni ormoni e neurotrasmettitori e il risultato è stanchezza, irritabilità, malinconia, depressione. Si rientra dunque nella quotidianità e bisogna far un bel carico di energie fisiche e mentali.
Spazio dunque al “free time” il tempo libero che deve diventare pleasure (piacevole).
Ci si avvicina così ai boschi per godere delle calde tonalità dei colori autunnali. Un metodo per ritrovare il benessere psico-fisico e il giusto equilibrio tra corpo e mente. E l’autunno con il suo tripudio di colori ed odori è pronto a regalare emozioni. Con il foliage ( le varie tinte che assumono le foglie) dunque ci rilassiamo: rosso, arancio, verde, giallo intenso, marrone, ci trasmettono sensazioni piacevoli. Il verde ad esempio sostiene il sistema nervoso ed ha un’azione calmante e armonizzante,essendo legato alla natura, è il colore della quiete e crea le condizioni di distensione e relax; il rosso ci dona vitalità; l’arancio ha un potere stimolante; il marrone che ci da spessore e forza. E poi ci sono le tante attività stimolanti come le passeggiate nel bosco a piedi o in bicicletta; raccogliere castagne e funghi ( solo con esperti e mangiarli dopo averli fatti analizzare per essere sicuri che non siano tossici o velenosi); partecipare a vendemmie; girare per sagre ed eventi gastronomici, come la sagra del fungo porcino di Lariano, quella del vino di Velletri o delle castagne di Grottaferrata. Tutte queste attività, che si svolgono in compagnia e sempre circondati da altri, rimettono in moto, danno uno sprone, permettono di progettare e scansar via la malinconia. E per chi è solo, niente paura, ci sono associazioni che organizzano gruppi di incontro… basta uscire dall’isolamento ed informarsi un po’…
di Vera Iafrate