È una vera e propria “chicca” la mosciarella capranese. Qualità di castagna rara e ricercata. Viene offerta agli ospiti dopo un particolare processo di lavorazione: una volta essiccata è cotta con il fuoco dei materiali ottenuti dalla trebbiatura del precedente raccolto. Sicuramente meglio delle parole, una reale dimostrazione illustrerà ai visitatori le fasi di lavorazione del frutto.
Giunta alla 33esima edizione, la sagra della mosciarella è un’ottima occasione per apprezzare i prodotti del luogo. Ma ogni sagra aiuta il paese a svelare anche i suoi segreti culturali. E questa non vuole essere da meno. Con la scusa di assaggiare le mosciarelle, si può avere l’opportunità di scoprire il lato più squisito di Capranica, artisticamente parlando. La Chiesa della Maddalena, aprendo le porte al pubblico, mostra le sue ricchezze, tra cui un leone marmoreo attribuito a Michelangelo. Oltre al leone la Chiesa vanta una struttura originaria che gli studiosi hanno fatto risalire al XV secolo. Chi vorrà visitarla sabato o domenica, vi troverà anche un orologio esposto: ritrovato recentemente, l’oggetto sembra essere molto antico e il valore ammonterebbe a 200mila euro circa.
Una volta giunti a Capranica vale la pena visitare il Museo Civico Naturalistico. Di dimensioni considerevoli, il centro offre ambienti spaziosi e percorsi di visita studiati con cura, tanto da assicurare al museo un Marchio Qualità.
Come si sa, le castagne non rinunciano alla compagnia del buon vino. Il percorso enogastronomicogarantirà ai visitatori le une, l’altro e non solo. Altri prodotti tipici potranno essere degustati nelle fraschette aperte per l’occasione.
Come può mancare la musica in tutto ciò? Da sabato a domenica ritmi folk contribuiranno a riscaldare l’atmosfera.
Elisiana Fratocchi