Edizione record per la sagra della polenta con salsicce di Villa S. Stefano (provincia di Frosinone). Quest’anno infatti siamo ormai giunti alla 40esima edizione di questo evento dedicato ad un piatto “povero” che nel passato è stato sostentamento fondamentale della popolazione locale.
Era il 1643 quando per la prima volta a Villa Santo Stefano in Ciociaria, per l’occasione della festa rivolta a San Sebastiano, prese il via l’antico rito dedicato allo “Sfamo del popolo” destinato all’offerta di un piatto caldo di polenta alla popolazione. Questa manifestazione ripresa nel 1975, rappresenta ancora oggi come ieri un momento di aggregazione e riscoperta delle proprie tradizioni e della buona cucina per la comunità “ Santostefanese “.
Ogni anno, durante la domenica più vicina al 20 gennaio festa di San Sebastiano, la tradizionale Sagra della Polenta, apre come sempre l’anno “festarolo” della Pro Loco. Così il 25 gennaio tutti in piazza per assaporare un piatto che rappresenta la storia del paese fin dalle 8 del mattino quando verranno accesi i fuochi per la cottura.
La polenta è il cibo contadino per eccellenza, ha nutrito le generazioni passate fino a tempi non molto lontani, costituiva la dieta principale degli abitanti del paese, semplice e veloce da preparare non richiedeva particolari ingredienti ma solo farina di granturco e raramente era condita con sugo di carne, salsicce o verdure.
La preparazione necessita di una tecnica affinata, unita a tempi piuttosto lunghi. Così il “mastro polentaio” che lavorerà per la sagra sarà inflessibile nel concede anche solo una porzione del suo “tesoro biondo” che non abbia almeno due ore di bollitura.
Chi era San Sebastiano che ha dato origine alla festa? Confusa tra storia e leggenda , ama anche per questo affascinati i fatti che riguardano questo santo originario di Narbona, tribuno delle guardie pretoriane, subì il martirio a colpi di freccia, durante la persecuzione di Diocleziano (304). S; sopravvissuto e curato dalla matrona romana Irene, fu nuovamente arrestato e morì flagellato. Il suo corpo si conserva a Roma in una delle sette basiliche minori, a lui dedicata. Nella Deposito Martyrum è commemorato il 20 gennaio, giorno conservato pure nel nuovo calendario liturgico.Chi vuol dedicare un po’ di tempo alla scoperta della cittadina dell’entroterra ciociaro può visitare la Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo (Chiesa Parrocchiale a tre navate in stile barocco romano del 700), la Chiesa della Madonna dello Spirito Santo (del 1721), il massiccio torrione circolante del XIII secolo detto Torre di Re Metabo e il monumento ai caduti con lo splendido panorama che si affaccia sulla Valle dell’Amaseno
__________________________________PROGRAMMA
ore 8,30 accensione tradizionali fuochi per la cottura della polenta
ore 9,30 preparazione del sugo da parte delle massaie e cottura della polenta sotto la guida del Mastro Polentaio
ore 11,30 Chiesa parrocchiale , Santa Messa in onore di San Sebastiano
ore 12,30 dopo la benedizione, distribuzione della polenta con salsicce,(piatto preparato in caldaie di rame secondo la ricetta plurisecolare dei Mastri Polentari) pane condito con il nuovo olio extra vergine di oliva santostefanese, vino il tutto fino ad esaurimento pasti.
Per informazioni: Info line 3286551547 – 3924700080
Email: prolocovillasstefano@libero.it
Sito:www.prolocovillasantostefano.it ( in allestimento)
La 40° Sagra della polenta di Villa Santo Stefano è realizzata con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale