Intervista ad Angela De Prisco, protagonista brillante, insieme a Barbara Mazzoni, di “Due donne e…un antifurto”, l’esilarante commedia scritta da Alessandro Mancini e diretta da Pascal La Delfa, attualmente in palcoscenico al Teatro dei Satiri, con repliche sino al 24 maggio.
Angela De Prisco, lei è attrice, anche comica, con alle spalle diverse partecipazioni a concorsi di cabaret – quali Riso fa buon sangue (2012) e Locomix 2013 per citarne alcuni – in cui è sempre arrivata tra i finalisti: unica donna in mezzo agli uomini. Ci può dire di più sul suo percorso professionale?
Sono attrice da giovanissima. Già diciannovenne lavoravo in teatro. Il mio background professionale viene dal teatro. Per quanto riguarda il cabaret, invece ho iniziato nel 2010-2011 – Antonio Casagrande, è mio maestro – e partecipando a quei concorsi di ribalta, a cui accennava prima, arrivando sempre in finale. Unica donna, perché il cabaret, si sa, è di appannaggio maschile.
Come mai la scelta di fare cabaret?
Mi piace far ridere, e tanto. Anche per lo spettacolo in scena in questi giorni al Teatro dei Satiri, Due donne e… un antifurto, con Barbara Mazzoni, l’altra protagonista, ogni sera ci riproponiamo di far ridere più gente della sera precedente. Il maggior numero di persone possibili. E’ il nostro obiettivo. La morale dello spettacolo è far ridere, condividere felicità.
Bene, parliamo dello spettacolo: com’è andata la prima?
Benissimo. La gente si è divertita. Questo spettacolo non è al primo debutto, già lo scorso anno lo abbiamo portato in scena a Roma, ma all’Accènto Teatro. Ed eccoci di nuovo in cartellone.
Com’è lavorare con Barbara, avete lo stesso rapporto delle protagoniste che interpretate, Serena e Ketty? Ci sono state particolari difficoltà?
No, no. Con Barbara siamo amiche e colleghe da tempo, nonostante alle volte possa essere difficile lavorare tra donne. Il nostro è un rapporto che funziona: cerchiamo di prendere spunti e migliorarci continuamente, ascoltando gli accorgimenti proposti dalla regia di volta in volta, dopo ogni rappresentazione. Bisogna sempre dare il meglio, la qualità al pubblico.
Unica difficoltà è stata appunto lo spazio di scena, adattarsi a questo monolocale e ai suoi spazi!
Lei somiglia a Serena oppure…
Beh, devo dire che mi sono ritrovata nelle problematiche trattate dalla commedia, che racchiudono ‘quel mondo un po’ così’ alla ricerca dello stare bene con sé stessi e con gli altri. Mentre non sono fobica come Serena! Ho la capacità di saper guardare intorno. Ho paura ma non mi sento in pericolo. Non so se questo sia un bene o un male.
Nella commedia abitate in una zona periferica di Roma. Le piace questa città?
Io sono campana, vengo da una cittadina dove ci conosciamo tutti, non è come Roma. Eppure adoro questa città: Roma forever!
Impegni futuri.
Mi aspetta una commedia di Anna Cappelli, a novembre, all’Agorà. Nel frattempo faccio laboratorio al Makkekomico di Alessandro Mancini, al Testaccio. Anche Barbara ha un altro progetto per l’anno prossimo, sempre in programma a novembre.
Leitmotiv di Angela De Prisco…
‘Andare fino in fondo, in tutto e per tutto!’, una frase che non uso solo per il lavoro, per cui ho una grande passione , ma anche nel privato, per esempio per una situazione sentimentale che sto vivendo. Magari nella prossima intervista ti dirò come è andata a finire!
Video https://www.youtube.com/watch?v=OD77bDPBc60
Maria Anna Chimenti