Incontriamo Filippo Conte presso la sala comunale di Via Ancona, uno dei luoghi simbolo delle mostre d’arte a Ladispoli che, in quasi venti anni di apertura ha ospitato centinaia di rassegne. Ad organizzarle il Delegato all’Arte che, lo scorso 18 giugno, a pochi metri di distanza, ha inaugurato – e riaperto al pubblico – un secondo spazio espositivo – nel palazzo ex Telecom – con la personale del pittore Davide Petronzio.
Una data importante, quella del 18, che ci offre lo spunto per ripercorrere, insieme a Conte, la storia degli eventi artistici che la cittadina del litorale laziale ha ospitato negli ultimi quarant’anni.
“Ricopro il ruolo di Delegato all’Arte da ben cinque legislature amministrative” spiega Conte che, ricevuto l’incarico per la prima volta durante l’amministrazione di Maurizio Perilli, viene poi riconfermato nei due mandati di Gino Ciogli e Crescenzo Paliotta. “Fermo restando – precisa – che già negli anni precedenti organizzavo mostre d’arte”.
Originario di Scauri, località del comune di Minturno, poco dopo gli anni Sessanta Filippo Conte si trasferisce con la propria famiglia a Ladispoli, una città che conosce già da adolescente. “Subito dopo la fine della guerra con i miei genitori ho iniziato a frequentare Ladispoli – illustra – Potrei dire di aver avuto due infanzie, quella invernale che trascorrevo in paese e quella estiva qui”. Poi il lavoro, che lo conduce a spostarsi costantemente in diverse località del Lazio “un’esperienza decennale” che definisce “molto utile” e l’attività nel campo dell’edilizia.
A Ladispoli entra ben presto in contatto con alcuni artisti del territorio ed inizia a dare vita alle prime iniziative: “Allestivo mostre d’arte in gallerie di fortuna, un negozio abbandonato in viale Italia, uno stabilimento balneare, un vicolo – illustra – Gli artisti me lo chiedevano e io gli trovavo uno spazio per esporre”.
Una passione, quella per l’arte – maturata, ci spiega, già in giovanissima età – che si affianca costantemente alla volontà di promuoverla, dando visibilità agli artisti e offrendo al pubblico la possibilità di conoscere le opere di autori locali e non, dai più noti – diversi quelli che fino ad oggi hanno esposto a Ladispoli – agli emergenti.
In breve tempo il suo impegno nel settore artistico diviene intenso: allestisce, promuove – anche attraverso recensioni e articoli – colleziona: “A casa, in una sala hobby di oltre trecento metri quadrati, avevo allestito una pinacoteca privata” ricorda. Poi un’alluvione che, circa quindici anni fa, investe la zona, distruggendo buona parte delle opere e del materiale documentario.
L’episodio rende ancor più difficile, oggi, enumerare tutti gli eventi d’arte promossi da Conte. La Sala espositiva Comunale di Via Ancona viene aperta per la prima volta sedici anni fa. “In questa sede hanno esposto artisti provenienti da diverse parti del mondo” spiega il Delegato “Qui abbiamo fatto la storia delle mostre”.
Oggi, al primo spazio espositivo, si aggiunge quello della “sala Telecom”, locale che già in passato ha ospitato mostre d’arte. Qui, mentre lavora ad un progetto, il suggerimento di un amico gli dà un’idea: raccoglie, sistema e riorganizza le centinaia di locandine e pieghevoli di tutte le manifestazioni artistiche che ha conservato – una parte è stata persa nell’alluvione – e decide di affiggerli sulle pareti della sala, che diviene un archivio murale che testimonia e celebra oltre trent’anni di esposizioni d’arte che si sono svolte nella città . “Finito il lavoro ho fatto un elenco di tutti gli artisti che hanno esposto con nome, cognome e data dell’evento – dice – Sono circa 400 mostre da cui sono venuti fuori 1380 nominativi”. “A questi – prosegue – si aggiungono i 677 nominativi degli artisti che hanno esposto nelle prime cinque rassegne organizzate in occasione della Sagra del Carciofo – Viale Italia come Via Margutta”. Un numero importante al quale, sottolinea, andrebbero aggiunte tutte le altre manifestazioni curate nel corso degli anni come il “Salotto degli Artisti” che si svolge al centro della città ogni fine settimana.
Per documentare questa intensa attività Conte realizza da sedici anni una pubblicazione: “A fine anno archivio tutti i miei testi, critiche e presentazioni delle mostre e li raccolgo in un libro – spiega – ne consegno una copia alla Biblioteca Comunale e una al Sindaco di Ladispoli. È una bella testimonianza con dodici mesi di archivio su ciò che riguarda l’arte”.
Attualmente la nuova sala espositiva di Via Ancona ospita la personale del pittore Davide Petronzio. In mostra venti opere, di piccolo e medio formato ispirate alla città di Ladispoli, alla sua storia, ai suoi monumenti, alle sue vedute. Pittore, scenografo, restauratore e decoratore, l’attività artistica percorre la vita di Petronzio sin dalla giovanissima età e ad essa si dedica professionalmente da oltre venti anni. La mostra rimarrà visitabile fino a sabato 10 luglio, ogni pomeriggio a partire dalle 18 fino alle 22.