Si articola sul “duplice binario” della violenza della guerra e della bellezza dell’arte l’esposizione “La bestia e la bella” che si terrà presso lo Studio S – Arte Contemporanea a Roma. Due le inaugurazioni previste, martedì 20 settembre alle ore 18.30 verrà presentata la prima tornata che sarà visitabile fino a venerdì 7 ottobre. La seconda da martedì 11 a lunedì 31 ottobre.
Sono tredici le tele della personale di Bartolomeo Gatto in cui, spiega Carmine Siniscalco, direttore di Studio S “la guerra è denunziata nei suoi orrori ed errori – e con la guerra la bestialità dell’essere umano non illuminato dalla bellezza – ed è messa a fuoco da una serie di opere create per Emergency ed esposte nella personale dell’artista “Il cappello a tre punte e il miracolo americano”, allestita nel maggio-giugno 2006 dal Comune di Salerno nel Complesso Monumentale di Santa Sofia”. Pittore e scultore nato a Moio della Civitella, nell’alto Cilento, nel 1938, Bartolomeo Gatto è un artista che conta numerosi viaggi, premi e riconoscimenti internazionali, personali in gallerie private e spazi pubblici in Italia e all’estero. “Il suo è un discorso in sintonia con quello portato avanti negli anni dallo Studio S-Arte contemporanea – prosegue Siniscalco – di condanna per il mondo di cui facciamo oggi parte, di rifiuto dello sfruttamento ambientale, di lotta contro la volgarità imperante, di disponibilità all’innovazione nel rispetto dei valori di una tradizione che fa parte del nostro DNA”.
Sarà invece una collettiva ad interpretare l’apoteosi della bellezza: “quella bellezza che Papa Benedetto XVI ha sempre definito nel corso del suo pontificato la “grande necessità dell’uomo” citando Dostoevskij nel 2009 nell’Incontro con gli artisti promosso nella Cappella Sistina da Monsignor Gianfranco Ravasi, e nel 2010 a Barcellona in occasione della consacrazione della Sagra Familia: perché il mondo sarà salvato dalla bellezza senza la quale l’umanità non potrebbe più vivere – scrive Siniscalco – E la bellezza è il linguaggio dell’Arte: pittura, scultura, spettacolo, musica, letteratura, architettura, design, danza, costume, sono energia vitale, sono la vita stessa”.
“Custodi della bellezza, gli artisti sono annunciatori e testimoni di speranza per l’umanità, in grado di ampliare gli orizzonti della conoscenza e dell’impegno umano – aggiunge il direttore di Studio S – In questa avventura espositiva che si realizza in due momenti consecutivi, gli artisti invitati a concorrervi sono – a parte Bartolomeo Gatto con la sua personale – più di sessanta, quaranta già presenti in questa prima tornata che vede una sezione della mostra dedicata a Giorgio De Chirico”. Accanto alla pittura e alla scultura il percorso espositivo prevede anche “alcuni simbolici riferimenti ad altre maniere di “fare arte”: la poesia, la musica e il teatro” rappresentate dalle persone di Valerio Magrelli, Enrico Marocchini e Franco Zeffirelli “tutti cantori di una bellezza che non è una mera sensazione estetizzante – sottolinea Siniscalco – ma richiamo alla trascendenza, capace di redimere un’umanità sofferente”.
Gli altri 40 artisti, presenti dal 20 settembre con le loro opere, sono: Rosetta Acerbi, Giovanni Balderi, Rosangela Betti, Benedetta Bonichi, Claudio Bonichi, Marco Calì, Aldo Coca, Isabella Collodi, Jacques Damase, Antonio Delle Rose, Cecilia De Paolis, Piero Fornai Tevini, Paolo Guiotto, Farouk Hosny, Giancarlo Iacomucci (Litofino), Irina Ionesco, Alexander Jakhnagiev, Ana Maria Laurent, Enrico Lombardi, Stefania Lubrani, Danilo Maestosi, Flavia Mantovan, Rita Mele, Andreas Mahl, Igor Mitoraj, Sandra Naggar, Mohammed Naguib, Lina Passalacqua, Claudio Perri, Alessandra Porfidia, Giorgio Radicati, Eros Renzetti, Claudio Sciascia, Eugenia Serafini, Maria Pia Severi, Giuliana Silvestrini, Sinisca, Giovanni Soccol, Isabella Tirelli, Renzo Vespignani.
La mostra “La bestia e la bella” sarà visitabile in via della Penna nei seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle ore 15.30 alle 19.30, il sabato dalle 11 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30 e su appuntamento.