Oltre alle case, alle scuole e ai monumenti, il terremoto aveva spazzato via anche uno dei momenti aggregativi più sentiti dalla comunità di Montemonaco, antico borgo di circa 630 abitanti, in provincia di Ascoli Piceno, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
A Montemonaco, il 30 ottobre scorso ‒ data della scossa di magnitudo 6.5 Richter che alle 7.42 del mattino ha piegato ancora una volta il centro Italia e numerose comunità dell’Umbria e delle Marche già particolarmente segnate dal sisma del 24 agosto ‒ avrebbe dovuto svolgersi la tradizionale sagra della castagna, che richiama ogni anno migliaia di turisti e visitatori, ma anche tanti marchigiani costretti ad emigrare o a trovare fortuna altrove.
Si dice che Roma sia la più grande Provincia delle Marche. Nel dopoguerra migliaia di marchigiani sono partiti per la Capitale in cerca di lavoro e nella Capitale sono rimasti a vivere. Oggi Roma, che ha le Marche nel cuore, ha messo in moto la sua straordinaria macchina della solidarietà accogliendo l’evento “Montemonaco nel cuore”, una insolita “trasferta” cittadina, sia pure in forma ridotta, della sagra della castagna del paese omonimo, con gazebo per la vendita di specialità alimentari dei Monti Sibillini.
Nella splendida cornice di piazza Campo de’ Fiori a Roma, a partire dalle 9.00 di venerdì 9 e fino alle 20.00 di domenica 11 dicembre, faranno capolino i caldarrostai di Montemonaco con i loro classici bracieri alimentati a legna (tre in tutto, ognuno con un diametro di circa un metro), mentre nei gazebo dislocati in piazza sarà distribuito l’ottimo vin brulé preparato seguendo antiche ricette e una tradizione che affonda le sue radici nei secoli scorsi.
Castagne e vino saranno distribuiti in sacchetti di carta per alimenti e bicchieri profumati di spezie in cambio di un obolo volontario, mentre ci sarà spazio anche per i produttori locali, che potranno così promuovere le proprie eccellenze (salumi, formaggi, miele e prodotti della terra) e un territorio che, nonostante i danni del terremoto, sta cercando in tutti i modi di risollevarsi.
L’appuntamento “Montemonaco nel cuore” ‒ nato per iniziativa di Fabrizio Roscioli, panificatore di origine marchigiana e titolare del Forno Campo De’ Fiori – e realizzato grazie alla sensibilità di Roma Capitale – Gabinetto del Sindaco – che generosamente ha voluto concedere l’utilizzo della piazza per le tre giornate, sarà l’occasione per essere concretamente vicini agli abitanti e agli imprenditori delle terre colpite del sisma.
Eccezionalmente, nella giornata di domenica 11 dicembre rimarrà aperto anche il Forno Campo De’ Fiori, il cui incasso, per decisione dei titolari, sarà interamente devoluto alla ricostruzione.
Il terremoto ha fermato la vita e l’economia di molti piccoli paesi, scrigni di preziose bellezze artistiche e naturali, ma anche di eccellenti prodotti della terra e gastronomici. La partecipazione all’evento “Montemonaco nel cuore” e la nostra generosità siano di sostegno alla volontà più forte delle persone colpite dal terremoto di ricominciare a vivere.