Il 22 novembre scorso Roma è diventata capitale dell’innovazione sostenibile grazie alla terza tappa di ING Challenge 2018, contest promosso dall’istituto finanziario ING in Italia, prima banca digitale per numero di clienti, in collaborazione con la piattaforma di innovazione H-FARM e giunto ormai alla quarta edizione. La tappa romana era infatti interamente dedicata alla sostenibilità ambientale legata ad innovazione e opportunità di crescita economica.
Ad aggiudicarsi la vittoria la startup Rice House, realtà che utilizza gli scarti della produzione di riso come materiale da costruzione al fine di attivare un processo virtuoso dal punto di vista sociale, economico e ambientale. Rice House, esempio evidente di circular economy, si occupa dello sviluppo, della produzione e commercializzazione di questi materiali biocompositi che, in ambito dell’edilizia, sono caratterizzati dall’elevata efficienza energetica e acustica, da comfort abitativo, salubrità degli ambienti e eco-compatibilità.
La sfida tra startup si è aperta per la prima volta ai temi della sostenibilità cui ING pone particolare attenzione e verso cui ha un forte impegno. Nell’area dei finanziamenti alle imprese infatti ING in Italia è attiva da oltre 10 anni nelle rinnovabili a fronte di oltre 1 miliardo di euro erogato a favore delle imprese “green”, mentre 1 cliente corporate su 2 è sostenibile, ovvero ha una policy per ridurre l’impatto ambientale o che offre prodotti e servizi “sostenibili”. ING inoltre si è posta l’obiettivo di portare quasi a zero i finanziamenti alle imprese che producono energia tramite combustibili fossili, entro il 2025.
Per i clienti retail, invece, recentemente la banca ha deciso di lanciare anche un prestito personale Green con condizioni agevolate a chi ha un obiettivo o un progetto sostenibile.
L’impegno di ING, banca di origine olandese che offre prodotti e servizi in più di 40 Paesi, con oltre 38 milioni di clienti e 51.000 dipendenti ed ha 1,3 milioni di clienti in Italia, è stato riconosciuto dal Dow Jones Sustainability Index, che ha assegnato a ING un punteggio di 82 punti su 100, ampiamente sopra la performance media del settore bancario (54 punti). E’ inoltre la prima banca in Italia per reputazione secondo il Reputation Institute.
La ING Challenge ha visto anche la partecipazione di Ribes Tech, startup che ha sviluppato un processo per la produzione di moduli fotovoltaici in plastica utilizzabili come sorgente di energia in ambito domotica, smart cities e Internet of Things, e 2hire, che offre soluzioni per la mobilità trasformando tutti i tipi di veicoli in auto connesse.
Tra i partecipanti dell’incontro che si sono confrontati sul tema della Green Economy: Roberto Cavallo, saggista e Eco-runner, Marco Bragadin, CEO di ING in Italia, Raimondo Orsini, Direttore Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Adriana Santonocito, CEO e Socio Fondatore Orange Fiber.
Rice House è stata premiata in particolare per la componente di innovazione e perché si inserisce in una più ampia attenzione verso il rapporto con il territorio.
La giuria era composta da rappresentanti di ING, tra cui Marco Bragadin, CEO di ING in Italia, Valerio Fallucca, Head of Retail Banking ING in Italia e Valerio Capizzi, Head of Energy Sector Wholesale Banking ING in Italia, e da figure esterne come Raimondo Orsini, Direttore Fondazione Sviluppo Sostenibile, Dewi van de Weerd, Vice Ambasciatrice dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e Silvia Mion, Open Innovation Business Manager di H-FARM.
Il team di RiceHouse potrà prendere parte ad un bootcamp di 3 giorni a febbraio 2019 nel campus di H-FARM e avrà la possibilità di vincere il premio finale di €10.000.
di Emidio Piccione