“Amor ogni cosa vince.” [ Leonardo da Vinci ]
Ne è convinto l’architetto Cesare Esposito che, con amore per l’arte e per la città di Roma, da 36 anni rinnova la tradizione del Miracolo della Neve e puntualmente alla mezzanotte del 5 agosto imbiancherà la cupola della chiesa di Santa Maria Liberiana e piazza Santa Maria Maggiore, sul colle Esquilino, così come, si narra, avvenne nello stesso giorno del 358 d. C. L’evento avrà inizio a partire dalle ore 21 e sarà accompagnato da musiche, suoni, luci, raggi laser, letture, canti, espressioni artistiche e apparizioni celesti di sicuro effetto scenico, in un crescendo che arriverà al culmine a mezzanotte, quando candidi fiocchi di neve scenderanno sul pubblico e imbiancheranno tutta la piazza.
L’architetto Cesare Esposito, che dal 1983 (all’epoca in collaborazione con Renato Nicolini, storico assessore alla cultura del Comune di Roma, inventore dell’Estate romana) rinnova la tradizionale nevicata di agosto, vuole dichiarare in questo modo il suo amore per Roma e il rione Monti, dove è nato. Mentre lo scorso anno l’evento era dedicato alla figura di pace rappresentata da Papa Francesco, questa edizione è rivolta alla rinascita di Notre-Dame de Paris, alla architettura, con un omaggio particolare a Leonardo da Vinci come spiega “l’architetto della neve”: «È proprio vero che l’amore può vincere ogni cosa, come il miracolo di questa nuova edizione dedicato sia alla rinascita di Notre-Dame de Paris e di tutta l’architettura, sia a Leonardo da Vinci che, come me – lo dico con umiltà – ha dedicato un suo progetto alla Madonna della Neve. Che onore per me e per la Madre di Gesù che Leonardo evochi il miracolo».
Anche la scrittrice Dacia Maraini apprezza molto l’iniziativa, che ha commentato così: «L’architetto Cesare Esposito ha avuto la bella idea di ricordare quel fiabesco avvenimento, ricreando l’atmosfera magica di quell’agosto lontano facendo nevicare piccolissimi granelli di ghiaccio sulle strade soffocate da una Roma asciugata dall’estate». Il miracolo della nevicata a Roma il 5 agosto è narrato da vari autori cristiani. A Giovanni, ricco patrizio, durante la notte del 4 agosto 358 d. C. sarebbe apparsa in sogno la Vergine Maria chiedendogli di costruire una chiesa nel luogo dove il mattino seguente avesse trovato della neve fresca. La mattina seguente, Giovanni corse da Papa Liberio per raccontargli il sogno e il Pontefice confessò di aver avuto la stessa visione. Nel frattempo il prodigio si era avverato, una bianca coltre ricopriva il colle Esquilino e Liberio diede ordine di tracciare la pianta di una grandiosa basilica esattamente nel posto dove era caduta la neve di agosto. La chiesa prese il nome di Basilica di Santa Maria della Neve (chiamata anche Basilica Liberiana, dal nome del Papa o popolarmente “ad Nives”).
“Una volta aver provato l’ebrezza del volo quando sarai di nuovo coi piedi per terra, continuerai a guardare il cielo” [Leonardo da Vinci]
E gli occhi di migliaia di romani e di turisti saranno sicuramente rivolti al cielo lunedì 5 Agosto quando si rinnoverà il miracolo della “nevicata” sulla cupola della chiesa di Santa Maria Liberiana e su piazza di Santa Maria Maggiore. «Noi a Roma siamo fortunati» precisa Cesare Esposito «perché il patrimonio artistico stabilisce il rapporto autentico tra l’amore e l’arte. La neve rappresenta un abbraccio di fratellanza tra i popoli e noi artisti, come nel Risorgimento, dobbiamo scendere in campo per riconquistare l’enfasi del prodigio e dell’arte. Vorrei edificare in me, per tutta la vita, la storia dell’arte e continuare a progettare per sviluppare amore e conoscenza del nostro patrimonio artistico e storico, vero prodigio dell’umanità».
All’evento sono stati invitati a partecipare: la sindaca di Roma, Virginia Raggi, il vice sindaco, Luca Bergamo ed il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Il programma:
– Apertura con la Fanfara Nazionale dei Carabinieri. Orchestra composta da 40 musicisti diretti dal Maestro Danilo Silvestro che eseguiranno l’Inno d’Italia e del Vaticano
– Musica con arie oniriche
– Motivi di canzoni romane e napoletane
– Spettacolo lirico con cinque canzoni a sorpresa del repertorio classico
– Lettura del trattato scritto da Cesare Esposito in occasione della Festa della Madonna della Neve
– Prima nevicata
– Ave Maria
– Seconda nevicata
– Terza nevicata e aria Nessun dorma dall’opera Turandot di Giacomo Puccini
Cesare Esposito, romano, inizia la sua carriera di architetto vincendo giovanissimo il concorso indetto dal Comune di Roma per dare un volto artistico a piazza delle Sette Chiese, con una scultura in acciaio alta 12 metri, del peso di 600 chilogrammi, orientata verso le Fosse Ardeatine e dedicata alla Resistenza. Sue sono anche le sculture in acciaio “Geometrie di Pace” e “Fumo Rosso”, presenti presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma. Nel 1983 apre al pubblico dopo 350 anni la Piramide di Caio Cestio e progetta un’isola pedonale intorno al monumento, dando una nuova visione urbanistica a Porta San Paolo. Nel 1986 realizza sulla sommità di Castel Sant’Angelo, quaranta minuti di fuochi d’artificio evocando le macchine disegnate da Michelangelo e Gian Lorenzo Bernini. Fra gli altri suoi progetti: le strutture legate al riuso del Colosseo, l’allagamento di piazza Navona per rievocare le antiche Battaglie Navali, l’ascensore per il Marco Aurelio, le oche bianche in Campidoglio per i Natali di Roma, il Festival dei Due Mondi nella Piazza del Duomo di Spoleto con architetture di fuochi e musiche dirette dal Maestro Giancarlo Menotti.
Informazioni:
Miracolo Madonna della Neve
Dove: piazza dell’Esquilino | Basilica di Santa Maria Maggiore
Orario: dalle ore 21.00 alle ore 24.00
Ingresso: gratuito
Paolo Miki D’Agostini