Si è svolta ieri sera, nel rispetto delle norme dettate dalla fase 3 post pandemia da virus cinese Covid-19, per la prima volta in Arena a Verona il Requiem di Wolgang Amadeus Mozart. Un’esibizione davvero unica con la direzione del Maestro Marco Armiliato, la soprano Vittoria Yeo, la mezzosoprano Sonia Ganassi, il tenore Saimir Pirgu ed il basso Alex Esposito. Il Maestro Vito Lombardi ha guidato magistralmente il Coro dell’Arena di Verona e l’Orchestra. Per l’occasione, l’Arena si è stretta attorno ai parenti delle vittime del Coronavirus.
Prima dell’esibizione Federco Sborarina – Sindaco della città di Verona ha ringraziato tutti i presenti ed ha voluto ricordare i morti del coronavirus con parole toccanti e commoventi e chiesto 1 minuto di silenzio: « Sono stati dei mesi molto difficili, abbiamo dovuto affrontare l’emergenza sanitaria che è diventata anche un’emergenza economica. Ognuno di noi ha fatto degli enormi sacrifici rimanendo in casa. Ringrazio i sindaci della Provincia di Verona che sono qui a rappresentare ogni singola comunità. Questi sono stati mesi emotivamente difficili, io ricordo spesso quel giorno in cui ho accolto le bare provenienti dalla Provincia di Bergamo, è stato un pugno nello stomaco e ancora di più quando una ragazza mi ha scritto e mi ringraziava per averle accolte e mi chiedeva se la bara 52 era arrivata nella nostra città, perché non sapeva dove sarebbe stato sepolto il suo caro. Ecco questa serata è per tutti loro, è per tutte quelle persone che non ce l’hanno fatta, per tutti i parenti che non sono riusciti ad assistere alla sepoltura dei loro cari, non dobbiamo dimenticarcelo. La pandemia c’è stata, c’è, dobbiamo ricordarcelo e portare onore e ricordo a coloro che non ci sono più. Quelle abitudini che abbiamo imparato ad adottare in questi mesi, le attenzioni e la responsabilità per fare in modo che tutto questo non succeda più o comunque, grazie ai nostri comportamenti venga contenuto. Questa serata, questa musica, oggi riaccendiamo l’Arena con la musica in ricordo di chi non c’è più».
Al Sindaco, si è aggiunto anche il Vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, presente alla serata, che ha fatto – a sua volta, un breve ma toccante discorso: «Mi è stato chiesto se potevo interpretare i sentimenti delle altre chiese che operano a Verona. Questa sera onoriamo i caduti per il Covid-19, responsabile di quella che potremmo definire la Terza Guerra Mondiale sotto il profilo delle devastazioni sanitarie, economiche, sociali e politiche. Lo faremo attraverso la messa Requiem del grande Mozart, innamorato di Verona con le sue note cariche del senso tragico del morire e soprattutto pregne di nostalgia dell’infinito, dell’oltremorte, dove la fede ci assicura un’esistenza di piena libertà e assoluta felicità nell’abbraccio di quel Dio che ci ama divinamente ed era accanto ad ogni persona colpita dal Covid nel momento della solitudine e del passaggio. Non è un concerto destinato a creare mestizia nell’animo, ma piuttosto a generare in noi il senso di speranza di un mondo nuovo, noi ci sentiamo onorati di trovarci qui a riprendere possesso di questo nostro splendido anfiteatro, basilica, cattedrale della musica a cielo aperto dove risuona la grande musica e ispira nell’animo umano. E’ forte il senso della speranza indomita di fronte ad ogni difficoltà, quella che stiamo affrontando è una difficoltà tragica, ma ne usciremo da questa Terza Guerra Mondiale, dovremo uscire più umani e solidali tra di noi, più saggi e come ben vedete anche la luna praticamente piena ne è un grande auspicio”.
Questa sera 01 agosto 2020 un’altra grande serata, il gala straordinario dal titolo : “Le Stelle dell’Opera”, con Anna Netrebko, Yusif Eyvazov, Ambrogio Maestri e Ekaterina Gubanova.
di Daniela Paties Montagner
Foto di Daniela Paties Montagner – “Si ringrazia la Fondazione Arena di Verona per la gentile concessione delle immagini”