In questa difficile fase 3, post pandemia da virus cinese Covid-19, che ha danneggiato in modo irreparabile l’economia mondiale, e moltissimi settori di quella del nostro Paese, tra questi anche quello alimentare, per rilanciare la ristorazione made in Italy – tra le migliori al mondo, il “Cibo italiano” celebra i 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi, noto gastronomo, e pioniere dell’arte culinaria italiana. Nato a Forlimpopoli, comune della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna ( 4 agosto 1820 – Firenze 30 marzo 1911), Artusi è stato anche scrittore, gastronomo e critico letterario italiano, oltre che autore del notissimo libro di ricette “La Scienza in Cucina e l’Arte di mangiar bene”, conosciuto semplicemente come “ l’Artusi” – un manuale di cucina del 1891, autentico bestseller, scritto con maestria, che ha riscosso un grande successo, ed è stato tradotto in numerose lingue. Non fu un caso che anche molti italiani emigrati all’estero, nell’immediato secondo dopoguerra “continuarono a sentirsi parte di un’unica nazione anche grazie a quel libro capace di trasmettere alle nuove generazioni, nate fuori dall’Italia, le ricette tradizionali della propria terra”.
Questa sera a Roma alle ore 18.30 , presso il Voi Donna Camilla Savelli Hotel ( via Garibaldi,27 ) l’Associazione “La Tavola Italiana” assieme alla “Fondazione Casa Artusi” organizza un evento nell’ambito di un corpus di iniziative celebrative che si svolgeranno nell’arco di 12 mesi dal 4/8/2020 al 4/8/2021. Il segreto del successo di Pellegrino Artusi sta nei principi di una vera e propria “Arte di mangiare bene”, partendo proprio dalla geolocalizzazione di un prodotto e di una ricetta per poi estenderli su scala nazionale. Questi due principi fondamentali sono anche parte della mission di “La Tavola Italiana”, che ispirandosi all’opera rivoluzionaria ed innovativa dell’Artusi ,mira a comporre una Cucina Nazionale partendo da quelle regionali con particolare attenzione al Disciplinare delle 5 A per la tutela della qualità dei prodotti agroalimentari. “La Tavola Italiana” infatti, fin da EXPO Milano2015, ha ideato e promosso l’applicazione del Disciplinare delle 5 A (Agricoltura, Artigianato, Alimentazione, Ambiente e Arte), in fase di validazione da parte di “Nomisma SpA” grazie all’esperienza dell’Osservatorio sul mercato agroalimentare – Agrifood Monitor, che vuole costituire un modello di referenze per i produttori e i trasformatori di cibo, e che permetta di comunicarne l’Alta qualità e di valorizzarne il rapporto qualità/prezzo.
Secondo l’Associazione “La Tavola Italiana” : «L’applicazione del Disciplinare delle 5 A mette in condizione il cliente di poter effettuare delle scelte consapevoli verso ogni prodotto valutato da esperti dell’Associazione, un po’ come la funzione che svolge la Guida Michelin per la ristorazione, come uno dei maggiori riferimenti mondiali per la valutazione della qualità dei ristoranti e alberghi a livello nazionale e internazionale. Inoltre essa permette anche la valutazione dei consumatori come referenza per l’acquisto e per il consumo e di conoscerne la filiera agroalimentare (l’azienda produttrice e le persone che la costituiscono), anche grazie al diffuso uso dei social e del digitale. Sosteniamo che il nostro paese, anche in una logica di volumi di vendite e di attrazione turistica, economica e di prestigio internazionale (il cosiddetto “Soft Power” che proprio Nomisma sta cercando di comunicare all’estero insieme ai Ministeri competenti), possa avvalersi della figura di Pellegrino Artusi, celebrandola e diffondendola al meglio».
A tal fine “La Tavola Italiana”, sin dal 2019, ha avviato, una collaborazione con la “Fondazione Casa Artusi” di Forlimpopoli (che ne tutela e valorizza l’eredità storica e gastronomica), per realizzare un’opera dalle dimensioni ciclopiche, ovvero quella di raccogliere tutte le 790 video-ricette del libro “La Scienza in Cucina e l’Arte di mangiar bene”, grazie alla produzione dell’associato CTI SpA – Compagnia de “La Tavola Italiana”. Quest’opera “gigantesca” è in corso di realizzazione e dovrebbe essere ultimata entro fine 2020 per poi poter essere diffusa sia online che con pubblicazioni allegate a una nuova edizione del libro. La durata delle iniziative previste per la celebrazione del bicentenario della nascita di Artusi, avranno una durata di 12 mesi , ovvero sino al al 4/8/2021 e si svolgeranno in due fasi. La prima consiste nell’ evento di apertura dell’iniziativa di questa sera con una conferenza stampa (visibile anche in diretta sulla pagina di facebook di tavola Italiana https://www.facebook.com/latavolaIT) e una degustazione di finger food tratti dalle ricette del libro “La Scienza in Cucina e l’Arte del mangiare bene” di Pellegrino Artusi, oltre che della produzione del Docu-film “La Cucina di Artusi”, ed anche dell’illustrazione del progetto della produzione multimediale delle 790 ricette del noto manuale di cucina artusiano in collaborazione con la “Fondazione Casa Artusi”. La seconda fase invece, che avrà un arco temporale di 12 mesi (dal 4/8/2020 al 4/9/2021) riguarda l’iniziativa culturale e formativa per il Bicentenario artusiano tra gli operatori del settore horeca in collaborazione con alcuni istituti alberghieri italiani. Grazie alla rivista specializzata nella ristorazione di media e alta gamma “Bartù” ed anche media partner , verrà promossa – presso il settore horeca, un’iniziativa celebrativa del bicentanario per la valorizzazione de “l’Artusi”. Verrà anche inserito all’interno del menù dei vari operatori aderenti all’iniziativa, un piatto realizzato con una delle ricette del libro, ed i locali e le vetrine verranno allestite con un elemento scenografico e/o digitale/multimediale che ricordi Pellegrino Artusi, durante il bicentenario della sua nascita e permettendo ai clienti di ricordare e/o conoscere l’autore e la sua opera. In conclusione di questa iniziativa, una giuria composta dagli istituti alberghieri in collaborazione con i partner istituzionali andrà ad individuare e premiare le migliori scelte per i festeggiamenti del cibo italiano e del grande Pellegrino Artusi in occasione dei 200 anni dalla sua nascita.
di Daniela Paties Montagner