Il concetto da cui nasce #unlenzuolocontrolamafia, il progetto volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sui valori della giustizia e del ricordo di coloro che hanno dedicato la vita al bene della collettività, è quello delle città come luoghi della memoria, espressioni di una nuova geografia della responsabilità e della tutela della legalità.
L’iniziativa ad opera della Fondazione Falcone e del ministero dell’Istruzione e ideata da Alessandro De Lisi, fa parte di ‘Spazi Capaci-Comunità Capaci’, un progetto che mira alla riappropriazione degli spazi urbani mediante l’arte, pensato in occasione del 29esimo anniversario della Strage di Capaci, che è costata la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. “In alcuni luoghi simbolo del nostro Paese – ha spiegato Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia e presidente della Fondazione Falcone – sono stati esposti dei lenzuoli con una illustrazione che ritrae insieme Giovanni e Paolo Borsellino, amico e collega di mio fratello, che con lui condivise rigore impegno professionale e la drammatica sorte”.
Sopra il lenzuolo è stata riprodotta un’illustrazione tratta da una foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino insieme e sorridenti. Una raffigurazione di vita, contrapposta a quelle di morte legate alla violenza della mafia. I lenzuoli rappresentano bandiere che uniscono il Paese contro le mafie e contro la prepotenza e la violenza. Sono elementi che collegheranno i luoghi di arte e di cultura d’Italia in un percorso che partirà dalle celebrazioni del 29esimo anniversario delle stragi e che terminerà nel 2023, trentennale della strage di Cosa nostra culminata con gli attentati di Roma, Milano e Firenze. Lo scopo dell’iniziativa sarà quello di sottolineare il valore della memoria come patrimonio immateriale del nostro Paese.
Un lenzuolo di grandissime dimensioni è stato esposto sull’ingresso occidentale del Colosseo, visibile su via dei Fori Imperiali. “Da subito e senza esitazione alcuna abbiamo aderito a questo progetto – ha commentato Alfonsina Russo, direttore del Parco archeologico del Colosseo – Il Colosseo è simbolo e ambasciatore nel mondo di unione tra i popoli; è, prima ancora che monumento storico, un luogo in cui in ragione della sua storia ormai quasi bimillenaria tutte le razze del mondo si riconoscono e identificano nel segno della pace. Proprio questa sua potente funzione simbolica – prosegue – ne fa spazio privilegiato per qualsiasi forma di sensibilizzazione contro la violenza e ogni specie di discriminazione”.
Un altro lenzuolo gigante è stato collocato al Teatro Massimo di Palermo e altre riproduzioni di dimensioni inferiori sono state esposte in diversi luoghi simbolo del Paese: a Bergamo presso la Biblioteca Tiraboschi, a Pisa a Palazzo Gambacorti, a Milano al Museo del ‘900, a Torino al Palazzo Civico, a Firenze alla Fondazione Zeffirelli, a Napoli a Palazzo San Giacomo, a Perugia a Palazzo dei Priori, a Reggio Calabria al Museo Archeologico, a Ragusa al Palazzo di Città, ad Ancona al Palazzo di Giustizia, a Norcia al Palazzo Comunale, a Bari al Palazzo di Città, a Trieste alla prefettura, a Bologna alla sede della Circoscrizione di Borgo Panigale, a Caserta alla Reggia. A Venezia il lenzuolo verrà messo in mostra in tutti i municipi, da Ca Farsetti di Rialto, il Municipio di Mestre, Marghera, Lido, Favaro Veneto fino a Chirignago Zelarino.
Infine, all’Asinara il lenzuolo verrà collocato presso la casa in cui soggiornarono Falcone e Borsellino quando, per ragioni di sicurezza, furono costretti ad abbandonare Palermo per completare l’ordinanza di rinvio a giudizio del primo maxiprocesso ai clan. “Siamo particolarmente orgogliosi di essere stati coinvolti dalla Fondazione Falcone nelle celebrazioni per il 29esimo anniversario della strage di Capaci – ha detto Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo – Una partecipazione concreta e attiva, che ha visto il coinvolgimento delle nostre maestranze del laboratorio di scenografia di Brancaccio, depositarie di una tradizione di artigianato teatrale di grandissimo prestigio, impegnate nella realizzazione del ‘Lenzuolo della Memoria’ che sarà esposto al Colosseo, così come in tanti altri luoghi d’arte e bellezza del nostro Paese, tra cui proprio il Teatro Massimo. Una testimonianza di memoria che il Teatro Massimo – ha concluso – continua a coltivare nel ricordo del sacrificio di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutte le donne e gli uomini caduti come loro per difendere la dignità di essere cittadini liberi dal giogo della mafia”.
L’iniziativa è stata realizzata con il contributo del Comando Generale dei carabinieri. Oggi, a Roma, Palermo, Firenze e Milano, l’esposizione del lenzuolo è avvenuta durante una cerimonia nel corso della quale si è esibita la Fanfara dei carabinieri.
Erica Lucia Noli