Il 31 marzo si è svolto a pochi passi dal Pantheon un evento dove arte e divertimento si sono uniti in un connubio perfetto arte pittorica, musica e poesia. Straordinarie partecipazioni e interventi del mondo dello spettacolo e delle istituzioni fra cui il Senatore Maurizio Gasbarri, il Monsignore Jean-Marie Gervais, il tenore Stefano Gagliardi, la compositrice pianista Miss Clod, il compositore Aldo Azzaro, il producer Francesco Sardella e l’artista Cristoforo Russo. Nella descrizione dei dipinti esposti si possono degustare le poesie di Ciro Califano. L’evento è stato magistralmente curato dall’Avvocato Rosanna Conz e dalle Dottoresse Cinzia Cerrone e Pina Stabile.
Cristoforo Russo, è un’artista campano proveniente dalla scuola del Maestro Vito Esposito di Torre del Greco. Lavora principalmente con olio, usando pennellate morbide, ma nel contempo vivaci. Il titolo del suo progetto Manhattan Transfer è in omaggio al Maestro romano Renzo Vespignani e all’omonima mostra di dipinti e disegni dal 1988 al 1992, che ha trovato spunto dal romanzo di John Dos Passos, pubblicato nel 1925, incentrato sullo sviluppo della vita urbana della metropoli fra l’età dorata e quella del jazz.
Russo, è riuscito a dare vita a questo progetto unendo il filo della tradizione napoletana con quello del mondo fantastico, tutto ciò oltre che alla lettura dell’opera originale anche grazie al figlio che chiedeva i supereroi. La fusione fra questi due mondi all’inizio sembrava impossibile, poi il tempo invece ha creato una perfetta armonia fra i due, creando delle opere d’arte uniche nel loro genere. Per queste opere viene adottata una tecnica mista, dove il quadro o la stampa di fondo in alcune parti non viene toccata dal pennello, mentre in altre vengono trasformati i personaggi iniziali in supereroi e maschere tradizionali. In questa narrazione i vari mondi interagiscono fra di loro in contesti precisi ed ognuno è libero di trovare la propria chiave di lettura particolare ed unica. Lo stesso autore commenta «La maschera serve allegoricamente a nascondere un lato del proprio essere, la maschera copre ma svela o svela senza scoprire»
Questa mostra vuole essere un’anteprima dell’evento che si terrà dal 3 all’11 maggio prossimo presso la prestigiosa Galleria di Santa Maria dei Miracoli in Piazza del Popolo a Roma, dove si potranno ammirare le trentadue opere che compongono Manhattan Transfer.
Trentadue opere, trentadue interpretazioni, trentadue emozioni, ognuna di essa ha un significato profondo per l’autore il quale spiega «Se dovessi immaginare un’opera dove mi specchio di più è Pulcinellessa dove c’è Pulcinella donna che viene supportata da Superman che ha anche un messaggio gender perché oltre a rappresentare il bene e il male rappresenta anche l’uomo e la donna. Lei si lascia andare nelle braccia di Superman che le dà supporto. Mi piace pensarmi quel Superman a ruoli alterni, ma anche Pulcinella quel movimento della relazione in cui io cado tu cadi e poi ci si rialza insieme».
Eleonora Francescucci