Un successo dietro l’altro per Antonio Desiderio, manager internazionale di danza e balletto, che dopo tante difficoltà dovute al covid è riuscito a portare in tournée due produzioni trionfali in Arabia Saudita e Spagna. La sua produzione de “Il Lago dei Cigni”, con le coreografie di Maria Grazia Garofoli riprese assieme a Sabrina Bosco per il territorio saudita, sono stato un vero e proprio sold out per ognuna delle tre recite con oltre 3000 spettatori che hanno osservato con ogni sognanti la compagnia del Romae Capital Ballet, in questa occasione capitanata dalle prestigiose guest star internazionali Teatro dell’Opera di Sofia, Marta Petkova e Nikola Hadjitanev.
Antonio Desiderio è stato il più lungimirante a cogliere le straordinarie opportunità avviate con la nuova dinastia dell’Arabia Saudita nel 2019 con l’apertura ai grandi eventi occidentali ed è stato ripagato da un’accoglienza da mille e una notte: “È stato sicuramente ardito presentare una produzione di balletto classico come Il Lago dei Cigni in territorio saudita ma ho sempre pensato che il bello e l’arte soprattutto non possono conoscere ideologie o limiti e che possono essere tranquillamente apprezzati da chiunque; la risposta che abbiamo ricevuto ha confermato ciò che pensavo ed io e la compagnia tutta siamo felici ed onorati di tornare a breve in questo meraviglioso Paese”.
Come detto non soltanto l’Arabia, ma anche la Spagna ed in particolare Barcellona in cui Antonio Desiderio ha curato il delicato progetto “Mas Alla De La Oscuridad”, che con le coreografie di Emanuela Campiciano e Gino Labate ha incantato il pubblico del Teatro Apolo trattando il tema della lotta alla violenza sulle donne. Questo importante progetto, che ha avuto una produzione di ben due anni prima della messa in scena, ha ottenuto un notevole riscontro di pubblico e di stampa. In particolare gli spettatori hanno potuto carpire il messaggio sociale attraverso le intense coreografie e la maestria tecnica presentata dalla compagnia Barcelona Ballet Project per ben quattro recite consecutive accompagnate da applausi scroscianti.
di Marcello Strano