Ogni anno le cronache ci riportano alla triste realtà, a quella realtà difficile da accettare, ma che è dietro l’angolo più che mai. Ogni anno, oltre cento donne vengono uccise per mano delle persone che sostengono di amarle. Ogni anno, più di diecimila donne muoiono a causa del carcinoma alla mammella. La violenza è tutto ciò che lascia segni nell’anima e nel corpo, che non è solo quando si è di fronte ad una minaccia di morte, ma si muore dentro anche quando si viene deturpati della propria femminilità.
Proprio per dare sostegno a queste donne, il 10 maggio, presso Spazio 900 a Roma, Donatella Gimigliano, Presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, in collaborazione con Urban Vision ha organizzato e realizzato Women For Women Against Violence – Camomilla Awards per contrastare la violenza di genere e sostenere le donne che combattono contro il tumore al seno. La manifestazione è stata patrocinata dal Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Cultura, Comitato Unico di Garanzia Mic, Regione Lazio, Roma Capitale, Rai, Unicef, Croce Rossa Italiana e Lega Italiana Lotta contro i Tumori (Lilt).
Tutti coloro che si sono distinti per il loro impegno a sostegno delle donne meno fortunate sia in ambito sociale che attraverso le campagne di sensibilizzazione sulla violenza di genere e sul tumore al seno, hanno ricevuto il premio Camomilla Award (un fiore che simboleggia la solidarietà, in fitoterapia è utilizzata per aiutare le altre piante a guarire), che consta in una meravigliosa scultura realizzata dal laboratorio orafo di Michele Affidato.
La conduzione della serata è stata affidata ad Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, per la regia di Antonio Centomani e potrà essere visto dal grande pubblico il 4 giugno alle ore 17 su Rai 2. Le interviste in sala sono state effettuate dall’attrice e conduttrice, Francesca Ceci. Hanno ricevuto questo premio, Antonia Liskova, per la sua interpretazione nel cortometraggio La notte prima di Annamaria Liguori, sul tumore al seno; Maria Grazia Cucinotta, autrice del libro Vite senza paura e testimonial Susan Komen Italia; Valeria Solarino, che ha portato in scena un intenso monologo che parla di identità di genere intitolato Gerico Innocenza Rosa; Carolina Crescentini, protagonista di uno spot per la Race for The Cure firmato da Francesca Archibugi e ha messo in scena la storia di Marta nella campagna antiviolenza di WeWorld; Luana Ravegnini, conduttrice dello storico programma di informazione medica e salute di Rai 2, Check-Up; l’agente del 112 della Questura di Milano, Jacopo Saracino, che alla richiesta telefonica di una pizza, è riuscito a salvare una donna vittima di violenza; i Professori Matteo Angelini e Mario Pelle Ceravolo, che stanno curando Maria Antonietta Rositani, vittima di violenza con ustioni sul corpo del 75%. In collegamento streaming, è intervenuto Lapo Elkann, che ha presentato i progetti a scopo sociale della sua Fondazione Laps.
Numerose anche le testimonianze di vita vissuta come per l’attrice Carolina Marconi, che ha raccontato la sua storia in merito al suo tumore al seno che le ha impedito la maternità e ha ribadito ancora una volta la sua battaglia per il diritto all’oblio oncologico, il coreografo Luca Tomassini, figlio di un padre violento che procurò il coma alla mamma, la signora Filomena Lamberti, sfregiata con l’acido dal marito quando decise di separsi e la signora Elga Magrini, che ha raccontato la sua battaglia contro il cancro.
Agostino Fraccascia