Si chiude con l’enorme consenso di pubblico e l’acclamazione della stampa, la mostra d’arte Manhattan Transfer che si è tenuta dal 3 all’11 maggio presso la Galleria del Santuario Santa Maria dei Miracoli in Via del Corso a Roma.
Le 32 opere dell’artista Cristoforo Russo, sono state esposte al pubblico gratuitamente e sono state deliziate da vari eventi durante tutto il periodo della mostra. La particolarità di queste pitture sta nella rivisitazione di opere importanti di Grandi Maestri, attraverso il caleidoscopio della commedia dell’arte e delle maschere da tutto il mondo compresi i supereroi. Il nome di questo progetto vuole essere un omaggio a l’omonima mostra di dipinti e disegni di Renzo Vespignani prodotti dal 1988 al 1992, durante un suo soggiorno a New York.
Il progetto, patrocinato dal Consiglio Regionale del Lazio, dal Municipio di Roma I centro, dai 100 pittori di Via Margutta, dalla Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, dallo Studio Associato Napoletano e dalla Onlus Paolo Salvati, è stato un punto di raccordo per portare avanti un programma benefico a favore di un’Associazione di Volontariato per le disabilità, Mente e Conoscenza.
Ogni opera di Manhattan Transfer è abbinata ad una poesia scritta dal poeta Ciro Califano, il quale di questo progetto dice «La poesia si lega facilmente con l’arte perchè essendo due espressioni artistiche, ha la possibilità di poter leggere con la propria chiave di lettura quello che è un’espressione visiva, porta a pensare ed elaborare qualcosa. Abbiamo iniziato con le sue opere diciamo più classiche, poi il progetto Manhattan Transfert è stato un percorso che è venuto dopo, ma che comunque ci ha accompagnato e quindi quando i nostri binari si sono incontrati è venuto tutto fuori con una naturalezza disarmante. Io avevo bisogno di dire qualcosa che riguardasse temi sociali e l’ho fatto attraverso le sue opere, il confronto c’è stato, ma solo successivamente, lui ha dipinto quello che io ho elaborato con la scrittura.»
«Sicuramente le arti comprendono, la musica, la poesia, la pittura, la letteratura da sempre, senza passare da questi elementi si farebbe fatica a capire la storia.» spiega l’artista Cristoforo Russo «Con Ciro c’è un rapporto fraterno e quindi non dobbiamo dirci tante cose e non mi sono mai sforzato di influenzare quello che era la sua penna e mai lui l’ha fatto con i miei pennelli. Per quanto riguarda l’aspetto pittorico credo che il messaggio sia tutto visuale nell’immagine, anch’io scrivo, non hai livelli di Ciro, ma quando lo faccio ho quell’emotività che mi porta ad essere più mediato, in poesia soprattutto e quindi ho scelto la pittura perchè mi dà la possibilità di lasciare delle valutazioni cromatiche libere che risultano gradevoli all’occhio del pubblico e poi lascio a loro le emozioni. Io dico sempre ‘Pitto perchè non so parlare’.»
Manhattan Transfer, non è solo pittura e poesia, ma anche la musica ha fatto la sua entrata, completando un sodalizio perfetto di arti e di artisti che hanno donato l’eccezionalità del loro essere. La magnifica partecipazione di Assoflute con il progetto musicale Le favole di Esopo, hanno reso ancor più impattante questa esperienza. Il flautista Fabio Angelo Colajanni ha commentato «La musica secondo me come tutte le arti comunque descrive sempre qualcosa e trasmette delle emozioni, quando guardiamo un quadro ci emozioniamo, con la musica proviamo la stessa emozione, queste arti secondo me sono legate fra di loro proprio perché trasmettono queste emozioni.»
Alla musica non poteva mancare altra musica con il Tenore Stefano Gagliardi accompagnato dalla pianista Miss Clod, la quale dichiara «L’incontro tra musica e pittura, è un’esplosione di colore, movimento,note e voce che si fondono. Questo è il grande risultato di Manhattan Transfer ,un connubio nato per caso ma consolidato in brevissimo tempo. La forza ed il talento di Cristoforo Russo assieme alla nostra partecipazione come professionisti nel campo della musica e del bel canto, ha fatto il resto». «Sono rimasto rapito dalle 32 opere» conclude il tenore «una più belle delle altre, un viaggio tra pittura, musica, poesia, fotografia e cibo. Il Russo ha avuto la maestria di fondere le varie arti coinvolgendo visitatori provenienti da ogni parte del mondo ed artisti eclettici, i quali hanno realizzato performance autentiche. Con Cristoforo è nato sin da subito un ottimo feeling professionale, quando alla base ci sono sani valori, non è difficile trovarsi, io assieme alla mia squadra di lavoro Francesco Sardella e Miss Clod abbiamo subito detto di sì.»
Questo progetto, per la sua bellezza e per le emozioni che riesce a provocare, farà ancora parlare di se. L’artista Russo, quando prende un pennello in mano sa trasformare con molta naturalezza un’opera d’arte in un’altra opera d’arte, molto apprezzata dal pubblico e dalla critica. Solo un grande artista è in grado di mettere d’accordo tutti, perché quando c’è bellezza, è bellezza universale.
Eleonora Francescucci