Si terrà venerdì 14 aprile 2023 dalle ore 18:00 presso Unar Via Ulisse Aldrovandi, 16 e 16/b a Roma la presentazione del saggio “Stalking – storie di un crimine ordinario” di Antonio Russo, organizzato dall’Associazione della Tuscia, Studio Scopelliti – Ugolini, Piemontesi a Roma – Famija Piemonteisa, Unar (Unione Associazioni Regionali di Roma e del Lazio), Accademia Dinastica Universitaria Nobile Famiglia Agricola – A.D.U.O.M.S.S.A.N. A.D. MMXXII, in collaborazione con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno.
Interverranno l’Avvocato Benito Sposato del foro di Roma; la Dott.ssa Francesca della Valle, giornalista, Presidente dell’associazione Labirinto 14 luglio; il Delegato per Roma e Lazio dell’Accademia Dinastica Universitaria della Nobile Famiglia Agricola il Principe Massimo Spadoni di Roccafluvione; il Dr. Davide Novaglio del coordinamento Romano Dipartimento Attività Produttive, Responsabile delle Imprese; l’attrice Francesca Brandi, e l’editore Dott. Stefano Donno.
“Stalking, Storie di un crimine ordinario” è il titolo nel nuovo capolavoro saggistico del criminologo e attivista Antonio Russo. Un titolo, quello del saggio edito dalla casa editrice leccese “I Quaderni del Bardo Edizioni” di Stefano Donno, che è candidato ad essere uno dei più efficaci libri di prevenzione verso una grande piaga sociale: la violenza contro le donne in tutte le forme nelle quali essa viene esercitata. Partendo da un completo excursus storico, giuridico e criminologico il libro “Stalking, Storie di un crimine ordinario” si rivela essere un vero e proprio manuale per il profiling e la prevenzione della fattispecie criminologica. Il cuore pulsante dell’opera sono le testimonianze di donne, vittime e guerriere, che condividono le loro storie di figlie, mogli, compagne e madri, vissute all’ombra della violenza subita per mano di quell’uomo che aveva promesso di amarle e proteggerle. Un “amore malato” fa da sottofondo alle tragedie – narrate dalle protagoniste – che vedono la complicità di uno Stato ancora indifferente o, forse, non troppo “maturo” per impedire che le donne possano essere vittime di quei comportamenti criminosi posti in essere da un uomo maltrattante; i dati espressi dalle indagini statistiche nazionali e internazionali mostrano una realtà allarmante: innumerevoli sono le donne maltrattate e, nei casi più gravi, uccise per mano di colui che avrebbe dovuto amarle incondizionatamente. “Gestire il dolore di una violenza del genere è una delle più grandi sofferenze che si possano provare. Essere violata nei propri diritti ti rende impotente nell’anima e nella mente. Uscirne è un calvario, forse più acuto dello stesso momento in cui la bellezza della vita svanisce. La più grande forza è la metabolizzazione di ciò che subisci e la trasformazione in una lotta che possa servire all’umanità” afferma la dott.ssa Francesca della Valle nella prefazione a sua cura del libro del “paladino della lotta” Antonio Russo. Composto da “note alla lettura” curate da Francesa Brandi, Antonia Depalma, dall’avv. Benito Sposato e dall’avv. Vincenzo Piserchia e dalla postfazione a firma del consigliere regionale Donato Metallo, l’opera è completa di ogni informativa utile a prevenire e combattere il crimine della violenza e dello stalking grazie alla ricchezza ed accuratezza delle informazioni contenute, che fungono da vero e proprio supporto; di estrema utilità sono, a questo proposito, i contenuti relativi agli strumenti tecnici per la difesa dagli atti persecutori che ledono quei diritti inviolabili garantiti dalla Carta Costituzionale e dalle numerose disposizioni legislative internazionali. “Stalking, storia di un crimine ordinario” è, dunque, un libro saggistico destinato principalmente alle vittime del reato di violenza e stalking, agli esperti e ai cultori della materia giuridica e si propone di sensibilizzare la società affinché, con consapevolezza, non vi sia “mai più una di meno”.
Info link al libro
https://iquadernidelbardoedizionidistefanodonno.com/posts/440424378818549955?hl=it
Mail de I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno
(nella foto l’editore Stefano Donno)
Di Giada Giunti