Roma – Ascoltare un concerto, vivere l’emozione di uno spettacolo dal vivo, arrivare sotto al palco e godersi il momento, divertirsi insieme agli altri. Anche se si ha una difficoltà, una disabilità, se si è ipovedenti o non udenti, senza più zone riservate, senza essere separati dagli altri. Percorsi per tutti, zone calme, interpreti della Lis, pre registrazioni e percorsi sensoriali per i non vedenti. E’ il sogno che diventa realtà e che ha permesso nel weekend a Terracina, nel Lazio, nella serata di sabato, di trasformare il Summer Day Music Fest in un evento di partecipazione che ha unito le persone “nella massima libertà e senza alcuna distinzione e discriminazione. Inclusion è un progetto che disegna gli spazi urbani ma anche gli eventi all’insegna dell’integrazione”. Lo ha spiegato alla Dire Alessandra De Santis, Art Director Inclusion della manifestazione e senior partner di Polis Consulting, che dell’inclusione ha fatto, prima ancora di un brand, una filosofia di vita e del suo lavoro di architetto.
“Piazza Giuseppe Mazzini, a Terracina, sabato sera era gremita. Ventuno giovani talenti finalisti si sono esibiti davanti a produttori e anche vip come i Neri per caso, Tesori di san Gennaro e Ciccio Merolla“, gruppi partenopei in voga in questa estate rovente. “Quest’anno- ha spiegato De Santis- la partnership con il brand Inclusion, realtà nazionale affermata ed elemento di garanzia di libertà contro ogni pregiudizio dentro eventi e luoghi e città, ha garantito totale accessibilità e libertà a tutti”. L’evento ha cambiato logistica, struttura e nel farlo ha cambiato anche anima, coinvolgendo tutti senza distinzioni. Una rivoluzione che inizia, come ha spiegato l’esperta e fondatrice del brand, dalla scelta del luogo: “Come location è stata scelta una piazza facilmente accessibile. Abbiamo poi individuato percorsi facilitati e chiamati ‘easy way’ per chi avesse bisogno di raggiungere facilmente l’ area e anche l’ uscita, collegati con aree parcheggio facilitate e anche con le aree dove era presente un presidio medico. Potremmo definirli percorsi attrezzati e facilitati, ma vissuti quasi senza che le persone se ne accorgessero, tutto pienamente integrato nel layout”.
L’obiettivo è non solo garantire pieno accesso, ma permettere alle esigenze di tutti di armonizzarsi con quelle altrui e poter godere di uno spettacolo dal vivo pienamente, come spesso non è possibile senza sentirsi ‘diversi e isolati’. Alessandra De Santis ha pensato anche ad una zona ‘calma’, particolarmente confortevole: “Una quiet zone l’abbiamo definita, con dei divanetti, più riservata, per famiglie, donne incinte, bimbi piccoli e anziani”.
Nessuno indietro: “Con una pre registrazione- ha spiegato ancora- hanno potuto godere a pieno dell’evento persone ipovedenti che hanno potuto prima dell’ evento seguire un percorso tattico-sensoriale e visitare il palco, toccare gli strumenti, conoscere cantanti e musicisti”. E per chi non è udente “due interpreti della lingua dei segni durante lo spettacolo hanno interpretato tutto, anche le canzoni più emozionanti”. Inoltre “più di 10 bambini diversamente abili hanno potuto vivere la serata insieme a tutti gli altri” senza esser messi da parte in zone diverse, come solitamente accade.
Alessandra De Santis ha visto “sin dalle prove del pomeriggio, dalle persone che passavano nella piazza, i volti colpiti proprio dal messaggio dell’evento” che è poi arrivato al cuore insieme alle note delle canzoni e alle esibizioni. E la sera la piazza era “gremita di cittadini, anche da luoghi vicini e turisti”.
Durante la cerimonia di premiazione del vincitore è stato chiamato sul palco Ciro Cannelonga, CEO di Polis Consulting che ha rinnovato il sostegno al Summer Day, si è complimentato con tutti i giovani talenti musicali presenti ed ha annunciato una novità, che vedrà il prossimo anno, accrescere la visibilità dell’evento a livello nazionale: “I migliori sei concorrenti saranno ospiti di un galà a Roma” e altro ancora che sarà svelato più in là. Ha annunciato inoltre i prossimi eventi brandizzati Inclusion ,”metà agosto a Capri, e metà settembre sarà la volta del Festival di musica a Roma, a fine settembre ci sarà un altro evento nazionale nelle terre colpite dall’alluvione e a fine anno a Milano Inclusion sarà presente nelle nuove aree di Rigenerazione urbana“. Un calendario fittissimo di grandi eventi che ridisegnano contorni di manifestazioni storiche e il modo di viverle e che lasciano un messaggio, plasmano per così dire, il modo di vivere la città e le relazioni tra le persone.
“Una grande gioia e soddisfazione per me- ha dichiarato De Santis- vedere tutti vivere emozioni senza distinzioni e aree separate. Inclusion è integrazione e ho visto la gioia sui volti dei ragazzi, e la felicità per aver garantito a tutti libertà di vivere un evento e uno spazio”.
Inclusion diventa garanzia dell’intero evento ‘senza barriere e discriminazioni’, come anche in questo caso in cui come Art director sulla materia De Santis ha supervisionato il tutto sin dalla selezione dei finalisti. Il brand diventa anima di tutto l’evento, come è stato a Terracina, e un momento di reale condivisione. E non è stato un caso se “la parola regina che ha dominato tutta la serata- l’ha ricordata De Santis, dai brani intonati dal pubblico, le parole degli artisti sul palco, alla città che ha accolto questa serata di arte e libertà- è stata proprio amore”.