Quest’oggi, 10 dicembre 2023, si è svolta a Udine presso lo Studio-Atelier del Maestro Giorgio Celiberti tra numerosi ospiti e personalità della politica, dello sport e del giornalismo, la cerimonia di Premiazione di due eccellenze del giornalismo italiano. Tra i presenti: Mario Anzil – vice-governatore della Regione Friuli con delega alla Cultura, il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, Fabio Scoccimarro – assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Giorgio Celiberti e molti altri ancora.
«In questo capannone, alla periferia un po’ degradata di Udine e dietro una pescheria, pochi immaginano si trovi un luogo dove è possibile evadere nel magico incanto dell’impossibile: è un posto che potrebbe trovarsi ovunque, in una grande città americana o forse a Milano: questa è una serata importante di cui ci ricorderemo per tanto tempo, forse per sempre. La Regione Friuli Venezia Giulia vuole tributare un doveroso riconoscimento a due suoi figli, uno friulano e uno triestino, per i loro quaranta anni e più di attività professionale: con coraggio, in momenti e luoghi difficili Toni Capuozzo e Fausto Biloslavo ci hanno permesso di conoscere quello che avviene nel mondo», così ha dichiarato Mario Anzil, consegnando a nome di Massimiliano Fedriga – Presidente della Regione Friuli, le targhe a suggello della festa per la carriera dei due reporter di guerra.
Nato a Palmanova in provincia di Udine nel 1948, Toni Capuozzo, dopo la Laurea in sociologia presso l’Università di Trento, inizia come inviato di Lotta continua nel 1979 e nel 1983 diventa giornalista professionista. Inizia la sua collaborazione per Reporter e per i periodici Epoca e Panorama mese, oltre che con TG5 in qualità di Vicedirettore e conduttore di Terra. Ha seguito in qualità di inviato la guerra nei Balcani, in Somalia, in Medio Oriente, in Afghanistan, in Iraq. Autore di numerosi volumi editi da Sign Books tra questi: “La culla del terrore. L’odio in nome di Allah diventa Stato” dedicato alla nascita dell’ISIS; “Lettere di un Paese Chiuso. Storie dell’Italia del coronavirus”, ed anche il recente libro “Giorni di Guerra. Russia e Ucraina, il Mondo a pezzi” con le sue riflessioni sul conflitto, un vero e proprio diario di guerra con le foto dal fronte di vari autori tra queste anche quelle di Fausto Biloslavo.
Classe 1961, Fausto Biloslavo nasce a Trieste, e dopo il diploma al Nautico della città capoluogo della regione e la Laurea in Scienze Politiche, inizia la carriera di reporter nel 1982, seguendo il conflitto in Libano come fotografo freelance. L’anno successivo, coi colleghi Almerigo Grilz e Gian Micalessin, fonda l’agenzia Albatross Press Agency. Nel 1987 viene arrestato dalle truppe governative filo-sovietiche, dopo un lungo reportage sui mujaheddin, e per 7 mesi vive la terribile esperienza del carcere in Afghanistan. All’inizio degli anni ’90 viene inviato nei Balcani e nel 2001 è uno dei primi giornalisti ad entrare a Kabul liberata dai talebani. Nel 2003, segue l’attacco all’Iraq fino alla caduta di Saddam Hussein. Nel 2011 è l’ultimo giornalista italiano ad
avvicinare ed intervistare il colonnello Mu’ammar Gheddafi. Attualmente lavora per Il Giornale e collabora con varie testate. Parole di plauso sono giunte anche da Fabio Scoccimarro che ha dichiarato: «Conosco personalmente Biloslavo e ho seguito fin dagli esordi la sua carriera e posso testimoniare che oggi, in questa bellissima cornice d’arte, diamo un giusto tributo sia all’amico Fausto che a Toni Capuozzo, due eccellenze del giornalismo che hanno rischiato e rischiano tutt’oggi la loro vita in prima linea. A questo proposito voglio ricordare anche Almerigo Grilz, socio di Biloslavo, prematuramente scomparso nel 1987».
La targa per Biloslavo è stata consegnata per “la quarantennale attività di cronache dal fronte, con l’auspicio di nuovi traguardi”, mentre quella a Capuozzo, sempre in occasione di 40 anni da giornalista professionista e con il medesimo auspicio, è stata consegnata per essere “ambasciatore tenace e attento delle cronache internazionali”. Presenti all’evento, moderato da Andro Merkù, tra gli altri, anche: Arrigo Sacchi, Manuela Di Centa, Giordano Floreancig in videomessaggio. In conclusione, nel ringraziare per il riconoscimento, Toni Capuozzo ha voluto ricordare Luca Attanasio, l’ambasciatore e diplomatico italiano morto in Congo nel 2021, vittima di un’imboscata assieme ad altre sei persone, il cui padre Salvatore era presente all’evento.
di Daniela Paties Montagner
immagine in evidenza: da sinistra Toni Capuozzo, al centro il Maestro Giorgio Celiberti e Fausto Biloslavo – foto credit © Regione Friuli Venezia Giulia