Dodici anni non sono pochi, ma la perdita di un padre è sempre un enorme dolore nel cuore di un figlio, come recita una celebre frase di un film “se le persone che amiamo ci vengono portate via, perchè continuino a vivere non dobbiamo mai smettere di amarle“. Proprio grazie a questo immenso amore, una figlia ogni anno organizza il “Memorial Zeta” che quest’anno è arrivato all’undicesima edizione. Questo papà cosi speciale è Giancarlo Zibellini.
Ma chi era Giancarlo Zibellini? Nato nel 1948, Giancarlo intraprende un percorso professionale che lo porta inizialmente lontano dalle due ruote. La sua passione per le moto nasce quasi per caso, quando decide di sperimentare un insolito abbinamento: un carburatore a doppio corpo di un’Alfa 75 su una Sportster. Il risultato è sorprendente e gli vale un prestigioso riconoscimento alle gare di accelerazione di Imola. Da quel momento in poi, la vita di Giancarlo è indissolubilmente legata al mondo Harley-Davidson. Diventa un vero e proprio maestro della customizzazione, capace di trasformare ogni moto in un pezzo unico e inconfondibile. La sua abilità nel riconoscere qualsiasi modello di Harley dal solo suono del motore è leggendaria. Questa dote gli permette di partecipare alla trasmissione televisiva “Scommettiamo che?“, dove dimostra il suo talento vincendo una lauta somma di denaro. La fama di Giancarlo cresce rapidamente. Le riviste motociclistiche più importanti lo citano e lo celebrano, e “Bikers’ Life” dedica ampio spazio alle sue creazioni. Grazie alla sua collaborazione con Roberto Ambrosetti degli “Hamster Italy“, porta Arlen Ness, una delle più grandi icone del custom, a Vallelunga per il primo “International Run“. La passione di Giancarlo è contagiosa. Condivide la sua esperienza e il suo entusiasmo con tutti coloro che lo circondano, in particolare con i suoi figli Alessia e Daniele, ai quali trasmette l’amore per le moto personalizzate. Purtroppo, nel 2012, ci lascia. Ma la sua eredità è viva e continua a ispirare generazioni di appassionati. Alessia fonda l’Associazione “Donnemotoribyzeta” e organizza annualmente lo “Memorial Zeta” per ricordare il padre e celebrare la sua arte. Daniele invece continua l’opera del padre con il “Centro Moto Ladispoli“.
Per questa undicesima edizione svoltasi il 13 ottobre, Alessia ha invitato tutti i bikers per un raduno a Torrimpietra, con destinazione Ladispoli. Qui, presso “Il Chioschetto di Legno”, i partecipanti hanno potuto rifocillarsi e ascoltare la nuova canzone “Alegria” del cantante cubano Dayron Lazaro Riva Sarria e ammirare le performance di due atlete della scuola “Tedoforo Boxe Team” di Primavalle. Il momento più toccante è stato sicuramente l’omaggio alle ceneri di Giancarlo, con un lungo corteo di Harley che ha attraversato le strade della città. La celebrazione è proseguita con un pranzo in un noto ristorante di Fiumicino, accompagnato da rock dal vivo grazie alle esibizioni delle band “I Trapassati Prossimi” e la “Rock Rider Band” di Massimo Marino e Roberta Bruzzone. Durante l’evento Alessia e Daniele Zibellini hanno ricevuto una targa commemorativa dal giornalista Agostino Fraccascia per conto della nuova “New West Radio”, un riconoscimento che testimonia l’impatto duraturo di Giancarlo nel mondo del motociclismo.
Il “Memorial Zeta” non è solo un evento per ricordare Giancarlo, ma anche un’opportunità per trasmettere i valori di passione, creatività e comunità che ha rappresentato. Alessia, con il suo instancabile impegno, ha dimostrato come l’eredità di suo padre continui a vivere attraverso le nuove generazioni di motociclisti. L’evento ha dimostrato che, anche dopo la sua scomparsa, il suo spirito continua a brillare, incoraggiando tutti a perseguire i propri sogni su due ruote. Concludendo, il “Memorial Zeta” 2024 è stato un tributo emozionante a Giancarlo Zibellini, un uomo che ha saputo ispirare e unire le persone attraverso la sua passione per le moto e soprattutto è stato molto più di un semplice customizzatore: è stato un pioniere, un visionario, un’icona. Il suo nome rimarrà per sempre legato alla storia del motociclismo italiano.
Eleonora Francescucci