Il 12 novembre 2024 presso il Talent Garden a Roma si è tenuta la prima edizione del Brand Journalism Festival (BJF), un evento che ha portato in primo piano la riflessione su temi fondamentali come etica, trasparenza e sostenibilità nel panorama della comunicazione contemporanea. Organizzato da Social Reporters e patrocinato dall’Alto Patronato del Parlamento Europeo, il Festival ha attirato oltre 200 professionisti, tra editori, giornalisti, manager aziendali e responsabili della comunicazione, che si sono confrontati sulle sfide e le opportunità offerte dal Brand Journalism in un mondo mediatico in continua evoluzione.
Il tema centrale della giornata è stato la necessità di costruire un’informazione che vada oltre la mera promozione commerciale e che risponda a una richiesta sociale e culturale di verità. Il Brand Journalism, inteso come una forma di comunicazione che integra contenuti aziendali con un impegno verso la trasparenza e l’integrità, è stato individuato come uno degli strumenti principali per raggiungere questo obiettivo. Secondo i relatori, il Brand Journalism non dovrebbe limitarsi a diffondere messaggi pubblicitari, ma deve contribuire a formare un pubblico consapevole e capace di sviluppare un pensiero critico, in grado di riconoscere e rifiutare il sensazionalismo e la manipolazione.
L’incontro ha sottolineato l’importanza di un’informazione etica e veritiera, capace di rispondere alle necessità della società in un contesto mediatico sempre più intricato, dove le linee tra giornalismo e pubblicità sono spesso sfumate.
Un altro concetto emerso con chiarezza durante il Festival è stato quello della reputazione aziendale come valore cruciale. La reputazione di un’azienda non può essere costruita attraverso strategie superficiali o scorciatoie, ma deve essere il frutto di azioni quotidiane improntate alla trasparenza, all’onestà e alla responsabilità. La comunicazione, quindi, non è solo uno strumento per promuovere un prodotto, ma un elemento fondamentale per costruire fiducia con il pubblico, le istituzioni e gli altri stakeholder.
In questo nuovo paradigma, le persone non sono più semplici destinatari passivi di messaggi, ma diventano protagonisti attivi del processo comunicativo. Ilario Vallifuoco, CEO di Social Reporters e ideatore del Festival, ha enfatizzato la necessità di un cambiamento radicale «Le aziende non sono semplici strutture gerarchiche; sono comunità vibranti, dove ogni individuo ha l’opportunità di farsi portavoce dei valori aziendali. L’obiettivo deve essere quello di creare un ambiente in cui tutti possano liberamente esprimere le proprie idee e contribuire a costruire un’organizzazione più trasparente e inclusiva. Questo approccio non solo arricchisce la cultura aziendale, ma migliora anche le relazioni tra aziende, istituzioni e giornalisti, fondando il tutto su un legame di fiducia e trasparenza che si riflette su ogni aspetto della catena del valore dell’informazione». Questo approccio non solo arricchisce la cultura aziendale, ma migliora anche le relazioni tra aziende, giornalisti e istituzioni, fondate sulla trasparenza e sulla fiducia reciproca.
Guardando al futuro, il Brand Journalism Festival ha già in programma la sua seconda edizione, prevista per l’autunno del 2025. La prossima edizione avrà l’obiettivo di compiere un ulteriore passo verso un ecosistema comunicativo più etico e responsabile, mettendo in pratica le riflessioni emerse durante il Festival.
Nei mesi che precederanno l’evento, verrà redatto un manifesto per la comunicazione trasparente, che definirà principi e pratiche condivise, coinvolgendo tutti gli attori del settore. Questo manifesto avrà lo scopo di tradurre le intuizioni e le proposte scaturite dal Festival in azioni concrete, per promuovere una cultura dell’informazione che metta al centro l’integrità, la responsabilità sociale e il rispetto per il pubblico.
Anche le istituzioni hanno partecipato attivamente al dibattito. Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia, ha sottolineato l’importanza del Brand Journalism Festival come occasione per riflettere sull’evoluzione dei media in Italia. Secondo Corazza, una democrazia vivace dipende dalla presenza di cittadini ben informati. Per questo motivo, l’Unione Europea è impegnata a dialogare con le realtà più innovative del panorama dei media e dei social media, cercando di raggiungere tutte le fasce di pubblico, in particolare i giovani.
Il Brand Journalism Festival 2024 ha rappresentato quindi, un momento di riflessione importante e necessario sul futuro della comunicazione. L’evento ha messo in evidenza l’urgenza di un’informazione più trasparente, etica e responsabile, capace di rispondere alle sfide di un mondo sempre più interconnesso e influenzato dai media digitali. Con l’impegno collettivo verso un cambiamento positivo e duraturo, il Brand Journalism si conferma come una delle chiavi per costruire un’informazione che sia al servizio della verità, delle persone e della società.
Eleonora Francescucci