Si è conclusa con grande successo la quarantaduesima edizione del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, un appuntamento annuale che celebra i migliori libri in ambito alpinistico, ecologico, paesaggistico e artigianale. Il Premio, promosso dall’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti, ha visto la partecipazione della Regione Veneto, il sostegno di Intesa Sanpaolo e il contributo della Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti. Quest’anno, come sempre, è stato un evento ricco di emozioni e riflessioni, culminato nella proclamazione del Super Vincitore.
La Consulta dei Lettori, composta da esperti e appassionati, ha assegnato il prestigioso Super Premio “La Voce dei Lettori” all’opera “Se non dovessi tornare” di Enrico Camanni, edito da Mondadori nel 2024. Il libro, già vincitore nella sezione “Alpinismo”, ha ricevuto venti voti su quaranta nella votazione finale, sbaragliando la concorrenza di altre due opere: “Parchi naturali. Storia delle aree protette in Italia” di Luigi Piccioni (Il Mulino, 2023), che ha vinto nella sezione “Ecologia e paesaggio” con undici voti, e “Galileo Chini. Un artista della ceramica tra la Toscana e l’Europa” di Daniele Galleni (Edizioni Polistampa, 2023), che ha conquistato il primo posto nella sezione “Artigianato di tradizione” con nove voti.
“Se non dovessi tornare” racconta la storia di Gary Hemming, un arrampicatore californiano che arriva in Italia nel 1966 con l’intento di affrontare il Monte Bianco. La narrazione esplora la sua audacia e il suo spirito di sacrificio, culminando nel tentativo di salvataggio di due alpinisti bloccati su una delle pareti più difficili della montagna. Questo gesto di coraggio, che avrebbe avuto esiti tragici, mette in luce il desiderio di Hemming di aiutare gli altri, anche a costo della propria vita. Un’opera che emoziona e fa riflettere sul valore dell’altruismo e sul destino inevitabile di chi sfida la natura.
Il Premio Speciale della Giuria “Ulderico Bernardi” è stato conferito a Emanuela Evangelista, autrice di “Amazzonia“. Una vita nel cuore della foresta. Biologa di professione, Evangelista ha scelto di vivere e lavorare nella più grande foresta pluviale del mondo. Il suo libro offre uno spunto prezioso per riflettere sull’importanza di preservare la biodiversità della regione amazzonica, sottolineando che l’Amazzonia non è solo una foresta, ma un ecosistema complesso che include anche ambienti con maggiore presenza umana, coltivazioni e allevamenti. La sua opera è un richiamo a costruire un futuro più sostenibile per il nostro pianeta, dove la consapevolezza e il rispetto per la natura sono fondamentali. Nel suo videomessaggio, registrato nella sua palafitta amazzonica, l’autrice ha evidenziato l’interdipendenza della comunità naturale, un concetto che, troppo spesso, nelle nostre società urbane, viene dimenticato.
Uno dei momenti più emozionanti della cerimonia è stato l’intervento di Telmo Pievani, filosofo della scienza e docente all’Università di Padova, premiato con il Premio Honoris Causa per il suo impegno nella divulgazione scientifica, in particolare sui temi del cambiamento climatico e del futuro del pianeta. Pievani ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare le nuove generazioni sui rischi del riscaldamento globale, invitando a pensare e agire in modo diverso per evitare che il nostro futuro diventi sempre più difficile da affrontare.
Un altro momento significativo è stato la consegna del Premio “Adriano Zanotto”, in memoria dello chef del Parco Gambrinus di San Polo di Piave, tra i fondatori del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti. Quest’anno il premio è andato a Ernesto Riva, farmacista e presidente di Unifarco, per il suo libro “Herbarium. Piante medicinali delle Dolomiti“, che raccoglie circa duecento piante medicinali provenienti dalle Dolomiti. L’opera è un erbario che unisce la conoscenza botanica e la tradizione culinaria, valorizzando le risorse naturali delle montagne venete, proprio come fece lo stesso Adriano Zanotto con le piante nelle sue creazioni gastronomiche.
In conclusione, questa edizione del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti si è confermata come un evento di rilevanza internazionale, capace di unire cultura, scienza e sensibilità verso i grandi temi del nostro tempo, con la speranza di ispirare un cambiamento positivo nelle future generazioni.
Eleonora Francescucci