Il 13 dicembre 2024, nel cuore del Salone Sistino, si è aperto il ciclo di incontri “Parole Aperte – Lessico giubilare per il nostro tempo”, un progetto ambizioso promosso dalla Biblioteca Apostolica Vaticana e dall’Istituto di Cultura e Formazione Antonio Rosmini in vista dell’imminente Anno Santo.
Otto vocaboli – Visioni, Viaggio, Silenzio, Parola, Intelligenza, Carità, Umanesimo, Speranza – costituiscono il lessico di questo viaggio introspettivo, scandito da otto appuntamenti che si dipaneranno fino alla fine del 2025.
L’esordio, dedicato al tema delle “Visioni”, ha offerto una suggestiva riflessione sulla speranza, un sentimento pregnante in questo tempo d’Avvento, in armonia con la Bolla di indizione del Giubileo, *Spes non confundit*. Come sottolineato da Papa Francesco, guardare al futuro con speranza significa nutrire una visione della vita vibrante di entusiasmo, un entusiasmo da condividere e trasmettere.
L’incontro, introdotto da Mons. Angelo Vincenzo Zani, Archivista e Bibliotecario di Santa Romana Chiesa, si è proposto come un’occasione per rafforzare la speranza in un mondo spesso frammentato e diviso. La cultura, ha ribadito Mons. Zani, si configura come strumento di comprensione reciproca e di pace, un ponte capace di unire comunità e sensibilità diverse, facendo risuonare il messaggio universale del Giubileo. Un messaggio tanto più importante in un’epoca segnata da un disorientamento delle coscienze, dove visioni di potere annebbiano la ragione e la riflessione.
Nel solenne scenario del Salone Sistino, un luogo intriso di storia e di cultura, le parole si sono intrecciate con immagini e suoni, creando un’atmosfera di profonda suggestione. Don Mauro Mantovani, Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, ha definito le “parole aperte” come radici che parlano al nostro animo, ciascuna una chiave di lettura per interpretare il nostro tempo e guidare il cammino non solo della Chiesa, ma dell’intera umanità. Rocco Pezzimenti, del Comitato scientifico del progetto, ha sottolineato il ruolo di “lievito” di questa iniziativa, un fattore di crescita spirituale e culturale. Gennaro Colangelo, direttore artistico, ha ricordato l’impegno della Biblioteca Apostolica nella diplomazia culturale, un impegno che trova in “Parole Aperte” una significativa espressione.
L’intervento di Benedetta Papasogli, accademica dei Lincei, ha intrecciato il tema delle “Visioni” con le vite di santi e poeti mistici, illustrando come l’esperienza mistica si sia espressa attraverso le immagini e le parole nel corso dei secoli. Le letture scelte, interpretate con maestria dall’attrice Claudia Gerini e dall’attore Emmanuel Casaburi, hanno offerto un suggestivo viaggio attraverso il tempo, dalla mistica Ildegarda di Bingen, di cui è stato esposto un prezioso manoscritto del *Liber Scivias*, a Giovanni Testori, con le sue visioni scaturite dal dialogo con la morte, fino alla poetessa contemporanea Mariangela Gualtieri, che ha interpretato la pandemia come un monito a interrompere la corsa cieca verso il nulla. Le note del maestro Raimundo Pereira Martinez, musicista e cantore pontificio, hanno ulteriormente arricchito l’esperienza sensoriale, creando un’atmosfera di profonda riflessione.
La visita guidata ha concluso l’incontro, permettendo ai partecipanti di ammirare opere d’arte che risuonano con i temi della conferenza: un Evangelistario dell’anno Mille, il *Liber trium virorum et trium spiritualium virginum*, l’Apocalisse di Dürer, e le xilografie di Tranquillo Marangoni, ispirate a Santa Teresa di Gesù Bambino e al Volto Santo. Un percorso espositivo che ha concluso il primo capitolo di questo ambizioso progetto, lasciando nel cuore degli spettatori un’eco profonda e una promessa di ulteriori riflessioni nei prossimi appuntamenti. “Parole Aperte” si conferma un’iniziativa di grande respiro culturale, capace di coniugare la tradizione con la contemporaneità, offrendo spunti di riflessione di notevole profondità e suggestione.