Sabato 22 febbraio, alle ore 21.00, il Pentatonic Live Club di Roma ospiterà l’esclusivo evento “All’improvviso-Canzoni Lievi Videoracconto live” del cantautore e artista multimediale Vincenzo Greco, in arte Evocante.
L’artista, noto per il suo approccio sperimentale alla musica, presenta il suo quarto album in studio, “All’improvviso – Canzoni Lievi“, uscito lo scorso ottobre per Dialettica Label e distribuito da Tunecore e La Stanza Nascosta Records. L’album è disponibile sia in formato digitale che fisico, ed è pronto a essere presentato dal vivo in una modalità unica: quella del videoracconto.
Il videoracconto, forma espressiva amata da Greco, permette di esplorare i temi centrali dell’album in un’esperienza visiva ed emotiva coinvolgente. Con un’alternanza tra momenti di oscurità e luce, il racconto visuale intreccia immagini psichedeliche con brani di musica classica prelevati dal futuro disco di Greco, “A Quiet Day“, che sarà completamente strumentale. L’intento è creare un’esplosione di luce emozionale che culminerà in un finale sorprendente, senza svelare ulteriori dettagli per non rovinare la sorpresa.
La serata sarà aperta da un dialogo tra Evocante e la giornalista Claudia Erba. «La chiacchierata con Claudia Erba ha l’intento di coinvolgere il pubblico in una vera e propria ricerca di consonanza in un clima colloquiale, quasi familiare», spiega Vincenzo Greco. «I temi del disco diventano un canale, quasi un pretesto, per un incontro personale, libero e aperto».
La performance dal vivo vedrà Vincenzo Greco sul palco con la sua band, composta da Stefano Cozza alla chitarra elettrica, Roberto Leone alla chitarra acustica e basso, e Salvatore Papotto, produttore e bassista. La combinazione di musica e videoracconto offrirà un’esperienza unica e multisensoriale, in grado di immergere il pubblico nell’universo emotivo di Evocante.
«Mi sono reso conto di aver toccato, con i miei ultimi lavori, alcune corde che non credevo fossero così comuni. O meglio, io sapevo che certi temi e certe sensazioni sono accomunanti il genere umano (perché, appunto, “siamo esseri emozionali”), ma non pensavo di riuscire, con quello che ho fatto, a entrare così dentro l’anima delle persone tanto da indurle a cercare un contatto con me, a parlare di certe cose, a confrontarci non sulle canzoni ma sui temi», racconta l’artista. «Ecco, tutto questo io lo chiamo consonanza ed è proprio la ricerca di consonanze il fine ultimo di questa serata al Pentatonic. La consonanza è un concetto di derivazione poetica e musicale che indica un essere armonico delle cose e delle persone. “All’improvviso- canzoni lievi” si è come inserito in mezz’ora di vita di chi lo ha ascoltato in modo consonante, ha fatto cioè vibrare quelle risonanze che solo le consonanze possono produrre. Chi fa musica, quella vera intendo, lo sa bene: basta suonare uno strumento, e anche la propria voce, per capire di cosa si tratta. La risonanza è un prolungamento. E forse tanto lo spettacolo quanto il disco hanno prolungato, o per lo meno messo in ulteriore evidenza, uno stato d’animo, una sensazione, un ragionamento su se stessi, una ricerca».
Eleonora Francescucci