Francesco Gabbani ha vinto il festival di Sanremo 2017, con il brano Occidentali’s Karma.
Seconda vittoria consecutiva per il cantautore toscano, che lo scorso anno si era imposto tra le Nuove Proposte con Amen.
Un brano dal ritmo incalzante e ballabile che si scontra con parole curate e incisive. Una simpatica scimmia ha accompagnato l’esibizione di Gabbani che rivela «Parla dell’uomo dei nostri giorni. Mentre componevamo il pezzo è venuta fuori la parola “Occidentali’s Karma” che in realtà non esiste, ma funziona bene per descrivere la situazione dell’uomo occidentale, i suoi modelli e questa sua maniera di cercare rifugio nei rituali orientali in cerca di conforto. E’ un pretesto per osservare come siamo noi uomini moderni».
Fiorella Mannoia seconda classificata, con il brano Che sia Benedetta. L’interprete ha conquistato anche il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla. Ermal Meta terzo classificato, con il brano Vietato Morire. Il cantautore di origini albanesi, che l’anno scorso era in gara tra le Nuove Proposte, ha conquistato anche il Premio della Critica Mia Martini.
Maria De Filippi, entrando in scena sul palco dell’Ariston, ha evitato le ‘temute’ scale. “Non le ho fatte perché sono rispettosa del festival. Facendole sarei scesa guardando solo i miei piedi”, ha spiegato a Carlo Conti.
Tanti ospiti hanno arricchito la puntata. I primi sono stati i Ladri di Carrozzelle i protagonisti del prologo del Festival di Sanremo. La band, che è stata fondata 28 anni fa ed è formata da ragazzi con diverse abilità, ha cantato “Stravedo per la vita”. L’esibizione è stata dedicata a Piero Petrullo, un ex componente che pochi giorni fa si è tolto la vita. A seguire Zucchero, il super ospite della finale, si è presentato prima dell’inizio con “Ci si arrende”, il nuovo singolo tratto da “Black Cat”, il suo album più recente. Poi standing ovation all’Ariston per Sugar che emoziona con un duetto virtuale con Luciano Pavarotti sulle note di Miserere. Carlo Conti ha consegnato a Zucchero il Premio Assomusica Best European Tour.
Elogio anche per le forze dell’ordine che parlano della loro attività come ‘passione’. Tra gli esponenti della polizia c’è stato lo zio del piccolo Samuel, il bambino che nella tragedia di Rigopiano ha perso i genitori.
Spazio anche alle tre giovani protagonisti femminili della nuova fiction “C’era una volta Studio Uno” dedicata al leggendario varietà della Rai in onda il 13 e il 14 febbraio su Rai Uno.
Diana Del Bufalo, Alessandra Mastronardi e Giusy Buscemi sono salite sul palco dell’Ariston raccontando alcuni aneddoti della nuova miniserie. Ultima domanda di Carlo Conti alle tre attrici riguarda la loro canzone di Sanremo. Per la Buscemi non ci sono dubbi: “Papaveri e Paveri” di Nilla Pizzi, per la Mastronardi è “Finalmente tu” di Fiorello, perché legata a un momento particolare con la sua famiglia, mentre l’esuberante Diana Del Bufalo ha scelto “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini.
Maurizio Crozza irrompe sul palco nei panni del senatore Razzi, una delle sue maschere cult. Ironizza sullo scandalo furbetti di Sanremo.
Omaggio per Rita Pavone, che ha ritirato nel corso dell’ultima puntata del festival, il Premio alla Carriera assegnatole dalla Città di Sanremo. Dopo i ringraziamenti, si è esibita sulle note di ‘Cuore’. Standing ovation anche per lei dopo l’esibizione.
«Per fare sta scala ci vuole una polizza assicurativa, tanto oggi le polizze le regalano» commenta l’esilarante Enrico Montesano, altro protagonista di ieri sera. Il comico romano, già presente nella giuria di Conti in Tale e quale Show, ha regalato alcuni momenti di satira politica.
Geppi Cucciari, dal palco dell’Ariston, ricorda come manchi ancora la verità sull’omicidio del giovane ricercatore. E poi sul titolo sessista di Libero verso la sindaca Raggi “Stasera io mi schiero dalla parte della donna: je suis patata bollente”.
Musica e ritmo nel finale con Alvaro Soler, super ospite che , insieme all’orchestra ha proposto un medley dei suoi successi, “El Mismo Sol”, “Animal” , ovviamente “Sofia”.
«Carlo Conti dà l’idea di qualcosa di troppo affumicato, però la versione invernale fa pensare al cavolo nero e alla ribollita. Maria De Filippi fa pensare agli spaghetti al pomodoro perché è il piatto più amato dagli italiani’». Sono le battute di chef Carlo Cracco, ospite al festival.
L’ultima puntata ha registrato il 60% di share, un successo storico per la 67esima edizione. Rimangono le critiche per le eliminazioni dei grandi nomi, Al Bano, Ron e Gigi d’Alessio. Sorprendente la quarta posizione del giovanissimo Michele Bravi, delusione per il talentuoso Sylvestre (sesto posto) e Elodie (ottavo posto). Nonostante l’enorme potenziale, i due ex protagonisti di “Amici” hanno portato in scena brani poco incisivi.
Carlo Conti chiude le porte per la prossima conduzione di Sanremo. Parere condiviso da Maria De Filippi che ha risposto con un simpatico «Ciaone». In pole position c’è Paolo Bonolis, già alla guida del festival nel 2009.
Articolo a cura di Alberto Fuschi