Esotericarte è lo spettacolo teatrale scritto e interpretato da Elio Crifò, che sta attraversando le piazze ed i teatri italiani, con la partecipazione straordinaria di Vittorio Sgarbi. Dallo spettacolo è stato tratto l’omonimo libro, disponibile in libreria e negli store online.
Il lavoro ripercorre i misteri dell’Arte italiana Medievale, contribuendo a riscoprirne la bellezza ed i contenuti che si celano dietro di essa, in un viaggio attraverso esoterismo, simbologia e numerologia.
L’obiettivo dell’autore è dunque quello di mettere a fuoco i messaggi ed i contenuti esoterici racchiusi all’interno di imponenti e meravigliose cattedrali, di raffinati mosaici, di dipinti famosi in tutto il mondo, ma di cui conosciamo in realtà davvero poco, cercando di tracciare una strada che possa fare luce su un mondo che abbiamo davanti agli occhi ma che non sappiamo vedere né comprendere.
“Perché abbiamo Cattedrali con la filosofia del tre? O palazzi con giochi geometrici, proporzione auree e disposizioni astrali? Il lettore, così come lo spettatore, viene avvicinato, grazie al lavoro dell’autore, a tematiche ed aspetti della Nostra Arte spesso trascurati, rispetto ad un periodo storico a lungo erroneamente sottovalutato e definito “buio” per l’umanità. Il lavoro di Crifò ha in questo senso anche la funzione di rivalutare il medioevo dimostrando come esso fosse tutt’altro che un periodo oscuro, e come anzi, seguisse una strada propriamente “illuminata” dalla luce della conoscenza spirituale ed ermetica.
cosmologiche? Perché abbiamo una grande quantità di opere, ricoperte da simboli alchemici, gnostici, cabalistici che ancor oggi risultano incomprensibili e misteriosi? Eppure è strano! In un Paese come il nostro che pullula di fratelli massoni, grandi studiosi di esoterismo, simbolismo, numerologia, cabala… e nessuno che riesca a decifrare quasi nulla? È strano! Come nelle stragi, esistono depistaggi anche nella storia dell’Arte”.
Il volume è costituito dal testo teatrale ed arricchito da un ampio impianto fotografico ed illustrativo, e presenta un approccio semplice e diretto nei confronti del lettore, che viene coinvolto in prima persona, quasi fosse realmente davanti ad uno spettacolo.