Un signore dentro e fuori dal set, come molti raccontano. Un pezzo della vecchia e buona tv italiana. Ray Loveloch, ci ha lasciati questa mattina, all’età di 67 anni nella sua abitazione a Trevi, in provincia di Perugia.
Attore di origini inglesi, ma con un grande cuore italiano, ha partecipato ad innumerevoli fiction della nostra tv, con un passato da giovane comparsa e volto di fotoromanzi. La prima vera chiamata arriva a 18 anni, con la parte nel film Se sei vivo spara, fino all’indimenticabile Banditi a Milano di Carlo Lizzani.
Non solo tv, Ray si dedicò nei primi momenti della sua carriera anche nell’ambito musicale. Con Tomas Milian, incise alcune canzoni per le colonne sonore dei film Il delitto del diavolo, Uomini si nasce poliziotti si muore.
Tra le più note apparizioni da attore, l’esperienza americana in Cassandra Crossing del 1976, la Piovra 5 e Caterina e le sue figlie.
Le ultime parti sul grande schermo sono state Barbara ed Io di Raffaele Esposito e My Father Jack di Tonino Zangardi. Negli anni 2000 sul piccolo schermo si è alternato con ruoli principali e secondari in prodotti di successo come Don Matteo, Incantesimo, l’Onore e il Rispetto, Raccontami, Capri, il Commissario Rex, fino all’ultima nella prima serie de l’Allieva di Luca Ribuoli su Rai Uno, nelle vesti di uno dei personaggi più rilevanti della fiction, Paul Malcomess, detto Il Supremo.
Un addio doloroso per via di un maledetto tumore.
Ray ha combattuto senza paura durante questi anni contro il suo nemico peggiore, ma negli ultimi due mesi le sue condizioni si sono decisamente aggravate.
Ciao grande Ray, la tv italiana ti rende onore per la tua eleganza.