Antonio Desiderio, uno dei più importanti manager dello spettacolo italiano per l’Opera e il Balletto, è stato invitato come Special Guest in giuria del prestigioso Dance Open America, al fianco di nomi illustri della danza come l’etoile Viviana Durante, la star Julio Bocca e tanti altri. Una delle più importanti competizioni d’America che si svolge a Miami, quest’anno sarà in digitale dal 18 al 21 marzo 2021. Il manager italiano da anni collabora con i teatri più importanti italiani ed internazionali come La Scala di Milano, l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli e il Bolshoi di Mosca. Antonio Desiderio è laureato in giurisprudenza ed accanto alla professione di manager, da gennaio è anche docente presso l’Istituto di Alta Formazione Coreutica a Genova diretto da Irina Kashkova. In attesa di riprendere ad organizzare eventi in Italia e nel mondo, Antonio Desiderio è spesso presente come giurato alle maggiori competizioni internazionali di balletto, ed in particolare per questo importante festival di Miami, gli abbiamo fatto qualche domanda:
Come nasce la passione per l’Opera e la Danza ?
Fin da bambino sono sempre stato affascinato dal mondo teatrale, in particolar modo per quello lirico e del balletto. Sicuramente ha effettuato una forte spinta l’essere andato fin da piccolo a vedere spettacoli dal vivo al Teatro dell’Opera di Roma, in cui mio padre lavorava. Da lì, credo la passione si sia lentamente alimentata sempre più fino a quando non chiesi di poter studiare uno strumento musicale, e così feci indirizzandomi allo studio del pianoforte.
Dal 2004 ti occupi di rappresentanza artistica internazionale per gli enti lirici italiani. Quali sono gli spettacoli dove ti sei sentito più realizzato e che ti hanno emozionato di più?
Mi piace molto dire sempre che ogni spettacolo sa dare e lasciare un segno indelebile per emozioni, ricordi e interpreti con cui lo vai a fare. Ho avuto e ho l’onore di lavorare con grandi nomi della danza internazionale e per ognuno di loro conservo bellissimi ricordi. Il più emozionante e recente è stata sicuramente la tournée in Cina, di otre due mesi, per tutte le maggiori città cinesi con la mia produzione di Lago dei Cigni e la partecipazione straordinaria di Eliana Figuoeira e Matias Santos, star del Teatro Colon di Buenos Aires. E’ stata un’esperienza unica davvero!
Nell’organizzare eventi del genere che tipo di preparazione c’è dietro e quali sono le difficoltà che si riscontrano maggiormente?
Beh partiamo dal fatto che un progetto necessita del tempo per far sì che tutto sia posto in maniera perfetta e senza problemi. Oggi purtroppo, le situazioni di estremo ritardo nelle programmazioni generali in Italia tolgono questo tempo e la bravura va considerata nell’organizzare tutto in breve tempo. Le maggiori difficoltà sono generalmente riscontrare in ambito burocratico italiano, specie se gli artisti in questione sono stranieri, per le pratiche che devono presentare. Questo magari all’estero è più mitigato da programmazioni molto anticipate ed in tempo molto più larghi con cui si stabilisce un progetto e anche laddove le pratiche locali necessitino di particolari documenti, il largo anticipo gioca sicuramente a favore.
Essere frequentemente invitato in qualità di giurato nelle commissioni delle maggiori competizioni, nel dare un giudizio sull’esibizione di un’artista cosa comporta ?
Sicuramente una grande responsabilità. Come in ogni competizione, i partecipanti si giocano tutto in pochi minuti di esibizione. Io ho sempre creduto che però bisogna andare sempre oltre ed avere la capacità di saper captare il potenziale di ogni candidato e capire se può spingersi ben oltre ciò che in quel momento vedo. Questa è la politica che da sempre adotto e che ho lentamente cercato di portare anche come modo di intendere la danza nel World Dance Award, Concorso Internazionale di Danza di cui sono co-direttore insieme a Lella Colombo, in cui i nostri giurati, tutti stranieri, adottano questa visuale su ogni candidato che si presenti a loro. Questo è ciò che per me fa la differenza.
Raccontaci del prestigioso Dance Open America dove sei stato invitato come special guest e giurato ?
Una grande sorpresa ed emozione! In qualità di Direttore Artistico del Premio delle Eccellenze della Danza in collaborazione con Vincenzo Macario Eventi e Co-Direttore del World Dance Award di cui vi parlavo prima, sarò special guest di questa edizione primaverile accanto ai grandi nomi della Danza mondiale come Julio Bocca, Alessandra Ferri, Maximiliano Guerra, Gino Labate e tanti altri. La kermesse si terrà dal 18 al 21 Marzo in piattaforma zoom online e vi invito tutti a vederlo!
A causa del Covid-19 il settore dello spettacolo sta soffrendo moltissimo. Quali misure urgenti necessita il settore per resistere a questa dura prova?
Credo la prima misura da adottare nei confronti del comparto spettacolo sia il rispetto che per tutto questo tempo non è stato dato in termini di assistenza morale ed ovviamente economica. Il nostro settore è in condizioni difficili, soprattutto per il menefreghismo delle istituzioni, che non vogliono capire quanto sia importante in un ambito mondiale la cultura. Ciò che mi fa più sorridere è che la cultura sia la prima cosa di cui istituzioni e politica si fanno vanto all’estero; quando però va dato un aiuto vero veniamo definiti come “settore sacrificabile”.
Il nuovo governo Draghi riuscirà ad aiutare il mondo dello spettacolo?
Non mi permetto di giudicare per il poco tempo in cui il Presidente Draghi è arrivato a gestire la situazione. Confido di certo nella sua autorevolezza e nella sua lungimiranza dimostrata in altri ambiti. Attendo quindi anche per questo settore una gestione di questo comparto in maniera ottimale che per me sarà tale solo in maniera concreta e non a parole.
Qual è il tuo prossimo progetto e l’evento che hai sempre sognato di organizzare?
Sto lavorando alla stagione estiva per spettacoli di gala e workshop esclusivi. Un evento tanto sognato? E’ nel cassetto da qualche tempo, ma ne parlerò a tempo debito!
di Marcello Strano