Conto alla rovescia per “Le nozze di Arlecchino”, opera in atto unico tra Mimo, Clown e Commedia dell’Arte, che sabato 15 ottobre 2022 sarà in scena presso AcmeStudio a Ladispoli in provincia di Roma. L’AcmeStudio è uno spazio dinamico, che ospita la cultura a tutto tondo, creando eventi di alta qualità interpretativa artistica musicale, teatrale, letteraria, cinematografica, e che abbraccia la sperimentazione dei diversi linguaggi dell’arte scenica e non; crea cultura sul territorio e ne esprime la sua importanza attraverso una programmazione costante e duratura curata da Sergio Tanzilli (ideatore e promotore dello spazio).
“Le nozze di Arlecchino” è una produzione di Teatro Ricerche (membro SAT, promotore e organizzatore della Giornata Mondiale della Commedia dell’arte) interpretato da Mario Gallo e Magda Andrè, con la partecipazione straordinaria del fisarmonicista, Stefano Indino. Canovaccio, maschere, costumi e regia sono di Mario Gallo; aiuto regia, disegno, luci e fonica a cura di Cristiano Leopardi; foto di scena di Jonathan L’Epée Urbani; disegni, scenografie per lo spettacolo, in questa particolare messinscena ad Acmestudio: Valentino Spadoni.
Questo spettacolo nasce nel 1995 e ad oggi conta più di trecento repliche, fra Italia ed estero, ed è uno spettacolo in continua diffusione grazie alla sua drammaturgia molto forte, ma nel contempo molto bella. Questa rappresentazione si ispira ad una novella del 1276 scritta da Adam de le Hale. In questa sua narrazione racconta per la prima volta l’incontro fra Re Arlecchino e la fata Morgana, dal buon esito dell’incontro fra i due sarà assicurato buon auspicio per tutta la comunità.
In merito a ciò, lo stesso autore, regista ed attore, Mario Gallo spiega «Dall’incontro delle due maschere, ho trasformato questo canovaccio, nell’incontro fra un uomo e una donna nella nostra società contemporanea cercando di mettere in luce in modo ironico, quelli che sono i conflitti interni della coppia, come l’incomunicabilità e il desiderio di stare insieme, ma nel contempo cercando di difendere sempre ognuno le proprie individualità. In sintesi, portare alla luce, tutti quei conflitti che nascono all’interno di una coppia cercando di esprimerli attraverso allegria e comicità, ma sempre in chiave poetica. In questa idea poi si aggiunge come esprimere questi due contenuti: tradizione e innovazione. Per tradizione si intendono i riti propiziatori, l’Arlecchino e la Fata Morgana; l’innovazione è data dai conflitti della coppia. Come esprimere questi due elementi? Attraverso diversi linguaggi, come il mimo, il clown e la commedia dell’arte».
“Le nozze di Arlecchino” è uno spettacolo che tende alla poesia, al dire senza parlare, ai ritmi dell’anima di ogni uomo o donna che amano. L’amore e la passione sono in grado di scatenare energie contrastanti: forti, lievi, e colme di molteplici significati. Quest’opera è puro teatro, quel teatro che attraverso la maschera apre le porte al pubblico, del mondo onirico.
Eleonora Francescucci