Il Teatro Akropolis di Clemente Tafuri e David Beronio vi aspetta il 18 dicembre alla 16esima edizione di Teatri di Vetro, il festival che indaga i processi di creazione delle arti sceniche contemporanee. Al Teatro India di Roma un ricco programma di performance, elaborati scenici, opere, dispositivi, co-creazioni di artisti proveniente da tutta Italia. Attraverso strategie performative diverse – spettacoli teatrali, conferenze-spettacolo, pezzi di danza, performance, pratiche corporee, installazioni performative, sperimentazioni musicali, progetti di partecipazione – e una pluralità di attività – laboratori, sessioni di lavoro, seminari, spettacoli, performance .
Grazie alla sua articolazione in sezioni – Trasmissioni a Tuscania (VT), Composizioni al Teatro del Lido di Ostia Lido (RM), Oscillazioni e Elettrosuoni al Teatro India a Roma – il festival interroga la nozione di scena contemporanea e indaga e alimenta le relazioni tra osservatori – cittadini, spettatori, teorici, studenti, artisti – e oggetti artistici, tra fruitori e spazi, cercando una ridefinizione del confine tra palcoscenico e platea, tra pensiero e azione, tra individuo e comunità, ricollocando i processi creativi del performativo all’interno di un nuovo schema di relazioni.
“Oscillazioni si manifesta in una settimana di programmazione. Dietro alla settimana c’è un anno reso denso da dialoghi, sessioni di prove, confronti, elaborazioni di testi, scambi epistolari, visione di materiali audiovisivi, studi delle fonti. Un anno produttivo e improduttivo, di avanzamenti e ripensamenti, messe a fuoco e sfocature per andare a fondo nella radice comune della pratica della scena e del pensiero che la pensa e tenersi accanto i segmenti del corpo in costruzione dentro la zona molle e vulnerabile delle nostre vite”, afferma Roberta Nicolai, direttrice del festival.
Il Teatro Akropolis con “Apocatastasi”, mostra con il linguaggio del mito, e negando il principio di identità, l’immagine della nascita e della rinascita, la natura oscura di un processo di trasformazione continuamente in atto. Due figure abitano uno spazio sospeso, il tempo che attraversano si dilegua e diventa possibile per loro essere al contempo madri e figlie, amanti ed estranee, origine e fine dello stesso luogo in cui si incontrano. Una danza dell’Ade che è espressione di un’azione impossibile, che può accadere solo laddove ciò che resta del tempo impedisce a ogni gesto di trovare un suo senso e una sua fine. Un’azione che si intreccia con il piano sonoro della musica di Pietro Borgonovo, in una composizione che nega la scansione fino a scomporsi in un soffio, in un respiro, in una nota senza suono.
“La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro” di Clemente Tafuri e David Beronio è un ciclo di film-documentari – restituiti al pubblico in forma di conferenza spettacolo – dedicati a protagonisti dell’arte e della cultura che nel loro lavoro hanno messo in crisi il sistema delle distinzioni specialistiche delle varie discipline: le arti per la scena, la filosofia, l’idea stessa di performatività si rivelano così per quello che sono, una serie di rappresentazioni che interrogano senza compromessi il presente. In Gianni Staropoli, la luce è la protagonista del film. Quella luce che, tra realtà e artificio teatrale, rende visibili le cose più nascoste e inevitabilmente le distrugge, le getta nel gioco dell’esperienza e alla fine le dissolve. È questo paradosso che ispira il lavoro e la ricerca di Gianni Staropoli, tra i più innovativi light designer del panorama teatrale italiano. Gianni Staropoli, vincitore di due premi Ubu, collabora con alcuni tra i più importanti registi, coreografi, performer e autori della scena nazionale e internazionale.
La Compagnia Teatro Akropolis, fondata nel 2001 e diretta da Clemente Tafuri e David Beronio, conduce una ricerca sulle origini preletterarie del teatro e sulle arti performative. La Trilogia su Friedrich Nietzsche (2013), Morte di Zarathustra (2016), Pragma. Studio sul mito di Demetra (2018) e Apocatastasi (2022) sono gli esiti sulla scena di questa indagine, accompagnati da studi e pubblicazioni intorno ai medesimi argomenti. Nel 2020 viene inaugurato il progetto cinematografico/documentaristico La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro, un ciclo di film, diretti da Clemente Tafuri e David Beronio, dedicati a protagonisti dell’arte e della cultura, fra cui Massimiliano Civica, Paola Bianchi, Carlo Sini, Gianni Staropoli. L’attività di ricerca della compagnia è oggetto di varie tesi di laurea. Gli spettacoli e le altre attività sono ospitati in spazi e teatri in tutta Italia e all’estero.
Fra i principali progetti e attività vi sono Testimonianze ricerca azioni, festival internazionale e multidisciplinare giunto nel 2022 alla tredicesima edizione, che ospita ogni anno artisti e studiosi in un ciclo di spettacoli, laboratori, seminari, convegni e pubblicazioni; AkropolisLibri, il progetto editoriale di Teatro Akropolis, che pubblica all’interno di specifiche collane volumi dedicati agli artisti e agli studiosi ospitati al festival, libri legati a convegni e seminari e pubblicazioni sulla ricerca teatrale e filosofica; residenze artistiche, con le quali vengono accolti e sostenuti i processi produttivi di artisti e gruppi nazionali e internazionali; attività di formazione, che ogni anno coinvolgono centinaia di persone, dai bambini fino ai professionisti del teatro e della danza. Nel 2017 AkropolisLibri ha ricevuto il Premio Ubu nella categoria “progetti speciali”. Nel 2019 il festival Testimonianze ricerca azioni è finalista al Premio Rete Critica e nel 2021 vince il Premio Hystrio – digital stage.
di Marcello Strano