Fabrizio de Luca in arte Ciampicone, nasce a Roma Nord negli anni Sessanta.
Dopo tanti “sforzi”, molta applicazione ed un diploma in “arte coatta” riesce a trasferirsi a Roma Sud. Viene folgorato nel 1990 dalla professionalità di un cabarettista che in seguito diventerà il suo maestro. La passione del far ridere gli scoppia nell’anima ma sarà costretto a rimandare tutto per una ragazza che assolutamente non voleva che facesse il comico. Gli tarpò le ali e per disamore abbandonò anche il suo impegno per gli studi universitari di architettura!
Antonello Liegi
Ma ebbe un secondo incontro con il suo Maestro, Antonello Liegi, che lo convince a scrivere un suo spettacolo di cabaret. Nasce così “Una vita da n’euro” una satira di costume e della vita di coppia.
Tra gags e battute, che fanno ridere maggiormente le donne presenti in sala; si mette in gioco mostrando tutti i difetti maschili.
Ciò che colpisce della sua personalità è l’umiltà e soprattutto quel suo modo di recitare e coinvolgere il pubblico, fino a regalare risate anche in tempi in cui da ridere c’è ben poco.
Ciampicone
È felice quando vede il sorriso sul volto di chi sta vedendo il suo spettacolo. Logicamente è un “boomer”, come dicono i Millennium e la generazione Z, di chi ha più di 50 anni. Ma grazie al suo spirito ironico riesce su Tik Tok a far ridere anche loro, avendo un seguito incredibile. Come comunità ha due miti: Lillo Petrolo e l’americano Bruce Lenny. Anche se poi è più vicino alla semplicità narrativa di Maurizio Battista. Il suo spettacolo di cabaret è, per gli argomenti trattati, scritto per maggiorenni, e qui deflagra la risata. È stato il primo in Italia a dissacrare il maschilismo ovvero, la sessualità maschile divisa tra la saccenza dell’uomo alfa e i pomeriggi anni 80 passati su postal market sognando donne che se pur ordinate, non arrivano mai a casa. La sua autoironia garbata lo porta a prendersi in giro con i difetti corporali di ognuno di noi, così diffusi tra i maschi latini e motivo di frequenti liti matrimoniali e di urla notturne delle consorti o conviventi: “Ma co sto freddo dovemo aprì la finesta?”
Eppure riesce a far sorridere anche parlando della guerra in atto, senza esorcizzarla ma prendendola per le corna, e chiudeva ogni sera con la frase “Si affollano ad andare a combattere per far cessare la guerra perché appena stringi la terra esce il russo, ma in Ucraina non li ferma nessuno perché se stringi la terra cola solamente sangue” per far rifletter gli spettatori dopo aver riso, sentiva di far qualcosa di veramente importante che potesse aiutare chi è stato invaso nella propria terra, nella propria patria.
In passato, nel 2013, lo abbiamo visto sul grande schermo come protagonista del film “Tutti a Ostia beach” di Claudio Stirlani; Fabrizio De Luca detto Ciampico è Mario, mentre la voce narrante è di Gianni Ippoliti, Alvaro Vitali è Spartaco.
Nel 2015 mette in scena la sua commedia “Parabola matrimoniale”, che raccoglie apprezzamenti dalla critica e dal pubblico.
Ed ecco che oggi, dopo la pandemia, si rimette in gioco ed è disponibile a riempire di gioia spensierata i suoi spettatori.
Venerdì 3 febbraio 2023 in Via Pianeta Urano nello spazio di Stardust Village alle ore 20,30 c’è lo spettacolo Il Cabaret di Ciampicone.
È in programma nello spazio Interno 4, in Via della Lungara 44, gestito da Chiara Pavoni e in via del Cedro 33 al Gorilla Blu da Gabriele Di Lauro.
Il soprannome di Fabrizio De Luca è ciampicone, gli venne affibbiato agli inizi degli anni 80 dai suoi amici, dalla sua comitiva, poiché inciampava sempre anche quando giocava a pallone.
Giuseppe Lorin